Furci Siculo – Il vicario episcopale mons. Tindaro Cocivera e undici preti del Messinese hanno presenziato ai festeggiamenti del 25° anniversario di sacerdozio di padre Salvatore Sinitò, titolare della parrocchia Maria SS. Del Rosario. La cerimonia religiosa si è svolta però nella chiesa Madonna delle Grazie, alla presenza del sindaco Bruno Parisi, dell’altro candidato sindaco dott. Mario Balletta, dell’ex primo cittadino dott. Sebastiano Foti, dei fratelli del parroco (venuti da Cesarò con nipoti e parenti), di una schiera di autorità e di tantissimi fedeli ( arrivati anche da S.Teresa e Roccalumera). Il prete di Furci, che è anche tenente cappellano della Croce Rossa Italiana, particolarmente emozionato, ha officiato la santa messa davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, poi ha ricevuto congratulazioni ed attestati di stima da tutti i parroci che insieme a lui hanno concelebrato la messa. Si tratta di Alberto Foti, Nunzio Triglia, Salvatore Mercurio, Massimo Briguglio, Giuseppe La Speme, Nunzio Criglia, Pantaleone Crescenti, Santino Caminiti, Egidio Mastroeni, padre Gino Cisternino missionario e il diacono Giuseppe Giannetto. Hanno presenziato anche il comandante militare della Cri Filippo Picone, il maresciallo Maurizio La Monica comandante della stazione carabinieri di S.Teresa di Riva, il presidente e il vice presidente diocesano Alessandra Currò e Sergio Visconti, delegazioni venute da Salina, Ritiro (Messina) e dalla clinica San Camillo dove padre Sinitò ha svolto per un certo periodo il suo mandato pastorale. Nel corso dell’omelia, il parroco di Furci ha ringraziato tutti i presenti e nello stesso tempo ha richiamato all’unità “l’intera comunità parrocchiale” spaccatasi dopo la recente consultazione elettorale (ad una lista è toccato il sindaco, all’altra lista è toccata la maggioranza consiliare). Padre Salvatore Sinitò è venuto a Furci quando il vecchio parroco, Francesco Donsì, si era messo in pensione (circa dodici anni fa). Da quel momento si è sempre attivato per la chiesa, per i fedeli, per i meno abbienti, accattivandosi in poco tempo la simpatia e la stima di tutto il popolo.