Roccalumera – “Bisogna perseguire la pace, l’amicizia e la fratellanza e rifuggire da ogni forma di violenza”. Lo ha dichiarato il sindaco di Roccalumera avv. Gianni Miasi concludendo il suo intervento durante la cerimonia di inaugurazione di “Piazza delle Foibe”, ubicata ai margini della Statale 114, nel centro storico del paese. E’ stata una cerimonia sentita e per certi versi commovente. Specialmente quando il prefetto di Messina, dott. Francesco Alecci ha ricordato i tre carabinieri della zona, uccisi e buttati nelle fosse del Trevigiano ed ha additato anche i parenti, presenti alla manifestazione. I tre militari trucidati e infoibati sono stati Sebastiano Caminiti di Roccalumera, Domenico Bruno di Mandanici e Antonino Cacciola di Nizza di Sicilia. E proprio i parenti di queste tre vittime della violenza del secondo conflitto mondiale, sono stati chiamati a scoprire la lapide “Piazza delle foibe” installata sul muro di cinta dello slargo dedicato a tutti i quindici mila infoibati. La manifestazione è stata arricchita dalla presenza di tantissimi alunni delle scuole elementari e medie di Roccalumera, oltre alle rappresentanze della Pro Loco, degli anziani e della Croce Rossa con il dott. Filippo Isaja. Hanno presenziato alla cerimonia, oltre al sindaco Miasi e al prefetto Alecci, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Maurizio Stefanizzi, il capitano Manuel Scarso della compagnia Messina Sud, il comandante la stazione di Roccalumera, maresciallo Santo Arcidiacono, il comandante della Guardia di Finanza di Alì Terme mar. Catalano e il dirigente scolastico prof. Enza Interdonato. Ha benedetto la nuova piazza padre Santino Caminiti, che ha rivolto parole di stima a tutti i presenti. Il servizio dell’ordine pubblico (è stato chiuso un tratto di strada per consentire la cerimonia) è stato curato dai vigili urbani di Roccalumera, guidati dal comandante Giuseppe Basile.