Roma, 31 ago. (askanews) – Se Marc Marquez può avere una grande occasione per centrare la sua prima vittoria in sella alla Ducati, sembra essere proprio quella del Gran Premio d’Aragon. Dopo essere stato il più veloce in entrambi i turni di ieri, il pilota del Gresini Racing ha ritrovato una pole position che gli mancava da Jerez e lo ha fatto dando una lezione sonora a tutta la concorrenza.
L’otto volte campione del mondo ha fermato il cronometro su un tempo 1’46″766, lontano dal record del Motorland Aragon che aveva fatto segnare ieri, ma abbastanza veloce da rifilare la bellezza di otto decimi ai più vicini degli inseguitori. Pedro Acosta finalmente è riuscito a vedere un bagliore di luce al fondo del tunnel che sembrava aver imboccato in questa seconda parte di stagione. Il portacolori della GasGas Tech3 è passato dalla Q1, quindi aveva a disposizione una sola gomma soft nuova, ma se l’è fatta bastare per issarsi in seconda posizione, seppur distanziato di 840 millesimi da Marc. E per appena 2 millesimi il rookie spagnolo ha beffato il leader iridato Pecco Bagnaia, che però probabilmente avrebbe firmato per una prima fila per come era iniziato il suo weekend ieri.
In una qualifica in cui ha portato “solo” cinque moto in Q2, la Ducati comunque le ha piazzate tutte nelle prime due file, perché a completare la seconda ci sono la GP23 di Alex Marquez, che ha fatto praticamente tutta la qualifica al gancio del fratello, e la GP24 di Franco Morbidelli, che rispetto a ieri sembra aver fatto uno step importante.
Johann Zarco invece ha firmato la miglior qualifica stagionale della Honda: dopo aver centrato la Q2 diretta ieri, il pilota francese oggi si è tolto anche la soddisfazione di mettersi dietro le due Aprilia ufficiali di Aleix Espargaro e di Maverick Vinales, che entrambi non sono riusciti a completare un vero e proprio giro lanciato commettendo qualche sbavatura di troppo, come testimoniato dai loro pesanti distacchi.