Messina torna a fare i conti con la violenza nei pronto soccorso. Nelle scorse ore, due gravi episodi si sono verificati in città, colpendo il Policlinico “G. Martino” e l’ospedale Papardo.
Il caso più recente è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri al Policlinico, dove un’infermiera è stata aggredita da una paziente in attesa al triage. La donna, 57 anni, ha colpito la sanitaria con una stampella, ferendola al ginocchio, e ha poi attaccato anche il poliziotto in servizio al posto fisso, che era intervenuto per riportare la calma. Grazie al sistema di videosorveglianza e alla presenza dell’agente, la situazione è stata gestita rapidamente e la donna è stata arrestata in flagranza di reato. Sia l’infermiera che il poliziotto hanno riportato lesioni guaribili rispettivamente in quattro e tre giorni.
L’episodio ha suscitato la ferma condanna del direttore generale dell’AOU “G. Martino”, Giorgio Giulio Santonocito: “Eventi come questo non sono più tollerabili. Lunedì presenterò una denuncia querela per interruzione di pubblico servizio. L’Azienda sarà intransigente affinché i responsabili rispondano delle loro azioni.”
Poche ore prima, un altro episodio ancora più allarmante si era verificato al pronto soccorso del Papardo. In questo caso, una paziente psichiatrica ha sferrato un calcio all’addome di un’infermiera per poi ferirla con una siringa. Un’aggressione che riporta sotto i riflettori le difficoltà nella gestione dei pazienti psichiatrici e la cronica carenza di personale e strutture adeguate per far fronte a situazioni di questo tipo.
Il sindacato Ugl Salute Messina ha espresso forte preoccupazione per quella che sembra essere una pericolosa escalation, citando anche il recente caso di violenza all’Ospedale di Taormina: “L’assenza di un coordinamento tra le aziende sanitarie e ospedaliere della provincia sulla gestione dei pazienti psichiatrici è una criticità che attende risposte urgenti a livello regionale”.
Anche la Uil-Fpl ha condannato gli episodi, esprimendo solidarietà agli operatori sanitari feriti e chiedendo misure più incisive per garantire la sicurezza del personale ospedaliero.
Questi episodi riaccendono il dibattito sulla necessità di maggiori controlli, sulla presenza fissa delle forze dell’ordine nei pronto soccorso e sull’utilizzo di strumenti di sicurezza avanzati per prevenire episodi di violenza contro il personale sanitario, sempre più frequentemente bersaglio di aggressioni.