S.Teresa di Riva – Sul suo profilo Facebook il capo gruppo della minoranza Nino Bartolotta ha diffuso questo comunicato. “Lettera aperta (della quale pubblichiamo una sintesi) del Direttore Amministrativo Nuccio Gatto, responsabile dell’impresa del precedente servizio di refezione scolastica di Santa Teresa di Riva. – Signor sindaco Lo Giudice, al netto di qualsiasi critica sulle scelte della sua amministrazione che non ci competono, ci sembra doveroso puntualizzare alcuni fatti che lei cita e che contengono alcune inesattezze che riteniamo ledano la nostra immagine aziendale. Lei sa, o dovrebbe sapere, che abbiamo SEMPRE avuto il centro cottura di riserva dichiarato in sede di gara e che da lì ancora oggi stiamo regolarmente fornendo il comune di Sant’Alessio Siculo, come potrà verificare dagli atti in suo possesso. Avevamo chiesto una settimana di sospensione del servizio per mancato arrivo di merci in quanto a causa della guerra si era creata una situazione di carenza di materie prime che rendeva impossibile rispettare le tabelle dietetiche, (sospensione che abbiamo dovuto fare in tutte le nostre mense)…..Mi auguro che si chiariscano bene i fatti e che non ci si addossino responsabilità che non abbiamo. Ribadisco le nostre richieste che avevamo fatto per iscritto quando il 2 AGOSTO la sua amministrazione ci chiese di restituire 1 euro a pasto PERCHè L’EMERGENZA COVID ERA FINITA (secondo alcuni), noi abbiamo risposto dicendo che era impossibile in quanto il protocollo covid da seguire era ancora in vigore e che invece si rendeva necessario concordare un adeguamento prezzi (come avevamo fatto celermente e senza alcun problema nella fase COVID) in base ai recenti aumenti e una settimana di sospensione del servizio per riorganizzarci. Lei ricorda cosa rispose? Se non lo ricorda, se lo faccia suggerire dai suoi collaboratori presenti nella riunione nella sua stanza! Quando abbiamo immediatamente fatto presente delle difficoltà di reperire le materie prime, ma che eravamo disponibili a qualsiasi altra soluzione praticabile, ci fu detto che se avessimo interrotto il servizio avreste riscattato la polizza fideiussoria per colpa, a meno che…a meno che non avessimo richiesto la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta! A questo punto, nell’impossibilità di effettuare la fornitura dei pasti SENZA LE NECESSARIE SCORTE, abbiamo, obtorto collo, seguito le vostre indicazioni e chiesto la risoluzione del contratto! Siamo rimasti letteralmente stupiti quando abbiamo appurato che il servizio è rimasto fermo ben oltre la settimana che avevamo richiesto noi e con un aumento prezzi notevole, pari a tre volte quanto sarebbe bastato concedere a noi, ovviamente l’amministrazione può legittimamente procedere come ritiene opportuno, ma non può addebitare alla nostra azienda responsabilità che non ha. A noi resta la soddisfazione che, nonostante gli ostruzionismi burocratici dopo aver vinto la gara, il rifiuto di fornirci le vostre attrezzature e i continui controlli ossessivi iniziali, (che ci dicono, oggi siano rarefatti o addirittura spariti, “vox populi”) eravamo riusciti a fornire un servizio adeguato creando, pensavamo, un proficuo rapporto di collaborazione con voi e anche con i nostri dipendenti che hanno prestato la loro opera con abnegazione e senso del dovere ed erano orgogliosi del risultato ottenuto, pur con tutti gli ostacoli che gli venivano infrapposti periodicamente. ….Per principio non ci è mai piaciuto stare in paradiso a dispetto dei santi, preferiamo levare le tende e lasciare il posto a chi è più gradito ai committenti”.
Nuccio Gatto
Direttore Amministrativo Catering srl