Roma, 14 ott. (askanews) – Una maratona attende domani la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, impegnata nelle comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì, 17 e 18 ottobre prossimi, nel quale i leader Ue si riuniranno a Bruxelles per discutere di Ucraina, Medio Oriente, competitività, migrazione e affari esteri. La premier è attesa alle 9,30 nell’aula del Senato mentre il testo delle sue comunicazioni verrà depositato alla Camera alle 10,45.
Sulle comunicazioni della presidente del Consiglio le forze di maggioranza, Fdi-Lega-Fi-Noi Moderati, hanno trovato un accordo sulla risoluzione da presentare e votare per sostenere le posizioni dell’esecutivo al summit Ue.
Sul fronte esteri, e del Medio Oriente in particolare, la risoluzione impegnerà il governo a “ribadire la più ferma condanna dei barbari attacchi terroristici contro Israele commessi il 7 ottobre 2023 da Hamas”, a “chiedere l’immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti”, a ribadire “il pieno riconoscimento al diritto dello Stato di Israele alla propria esistenza, alla propria sicurezza e ad esercitare la propria autodifesa nel rispetto del diritto internazionale umanitario”.
Inoltre, la risoluzione invita l’esecutivo a “dedicare la massima attenzione alla situazione in Libano e lavorare con i principali partner internazionali per garantire un immediato cessate il fuoco lungo la Linea Blu e la piena applicazione della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite” nonché a “valorizzare il fondamentale ruolo di stabilizzazione della missione delle Nazioni Unite Unifil nel Libano Meridionale, condannando la palese violazione della Risoluzione 1701 con i recenti attacchi ad Unifil da parte dell’esercito israeliano e ribadendo l’aspettativa che tutte le parti si astengano da ogni iniziativa che possa metterne in pericolo la sicurezza nel pieno rispetto del diritto internazionale”.
Il testo impegna poi il governo a “lavorare per l’attuazione delle decisioni prese al Vertice G7 dello scorso giugno, inclusa quella relativa a rafforzare il sostegno finanziario a Kiev attraverso l’impiego delle risorse derivanti dai profitti straordinari dei beni congelati russi”, a “dedicare ogni sforzo al processo di ricostruzione dell’Ucraina anche attraverso il ruolo di coordinamento che l’Italia ricopre attualmente come Presidenza di turno del G7 ed in vista della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina che l’Italia ospiterà nel prossimo mese di luglio”.
Sul tema della migrazione la risoluzione delle forze di maggioranza impegnerà poi il governo a “mantenere il tema al centro dell’agenda europea, quale sfida comune che necessita di una soluzione di tipo europeo. Particolare attenzione – si legge nella bozza – dovrà essere riservata alla dimensione esterna, precondizione essenziale anche per un’effettiva attuazione del nuovo Patto europeo su Migrazione e Asilo. In questo quadro, rimangono cruciali la realizzazione di una cooperazione europea con i Paesi di origine e transito, la difesa dei confini esterni europei, una lotta incessante ai trafficanti di esseri umani ed un’efficace politica dei rimpatri basata su un approccio comune europeo”. Infine il testo invita l’esecutivo a “lavorare insieme alla Commissione europea e agli altri Stati membri, per individuare soluzioni innovative, sull’esempio del modello sviluppato con la collaborazione fra Italia e Albania, per prevenire la migrazione irregolare verso l’Ue, nel pieno rispetto del diritto internazionale ed europeo”.