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Manovra, arriva Ires premiale, verso rinvio misure per ceto medio


Roma, 9 dic. (askanews) – Arriva l’Ires premiale per le imprese che assumono e investono mentre per il taglio delle tasse al ceto medio bisognerà attendere l’anno prossimo, quando saranno disponibili i dati definitivi sull’andamento dei conti pubblici. E’ quanto emerso dal vertice di maggioranza sulla manovra che si è tenuto a Palazzo Chigi alla vigilia dell’avvio dell’esame degli emendamenti in Commissione bilancio della Camera.

Alla riunione, durata circa due ore, hanno partecipato la premier Giorgia Meloni, i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi moderati Maurizio Lupi, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il viceministro Maurizio Leo.

Il vertice, ha fatto sapere Palazzo Chigi, si è svolto “in un clima molto collaborativo” ed “ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità”.

Sul fronte delle imprese, a quanto si è appreso, sarà introdotta nella legge di bilancio all’esame della Commissione della Camera, una “Ires premiale” a favore delle aziende che investono e incrementano l’occupazione così come auspicato da Confindustria. Bisognerà invece ancora attendere per la riduzione del taglio dell’Irpef al ceto medio che, riferiscono fonti di governo, potrà essere varato solo dopo il consolidamento dei conti pubblici.

All’incontro è stato deciso anche di escludere le Forze dell’Ordine ed il personale degli enti locali dalle limitazioni al turn over e di introdurre una tassazione agevolata al 5% per gli straordinari degli infermieri e degli specializzandi. Previsto anche l’aumento da 30mila a 35mila euro della soglia di reddito dei lavoratori dipendenti che hanno anche redditi da prestazioni professionali autonome per poter beneficiare su queste ultime dell’applicazione della flat tax al 15%. Tutte queste misure entreranno nella legge di bilancio con emendamenti dei relatori o del governo.

Il Consiglio dei ministri ha anche approvato il decreto Milleproroghe, che quest’anno giunge in anticipo rispetto all’abituale scadenza di fine anno. Tra le novità entrate nell’ultimo testo del provvedimento, l’annullamento delle multe ai no-vax (con la restituzione delle sanzioni già pagate), l’attribuzione al ministero degli Affari regionali dell’attività istruttoria per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e dei relativi costi e fabbisogni standard, che viene contestualmente prorogata a fine 2025.

Slittano a fine anno anche l’obbligo per le imprese di sottoscrivere polizze per calamità naturali, lo scudo penale per i medici e l’avvio della consulta dei tifosi.






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