Serata intensa, domenica 12 maggio, all’Eli Hotel di Sant’Alessio Siculo, a cura della Pro Loco e coordinata dalla presidente Pina Sara Basile, con la pregevole presenza del Giornalista e Scrittore Raffaele Crocco che ha lavorato per quotidiani, televisione , settimanali, radio, siti web e soprattutto inviato in zone di guerra come ex Jugoslavia, America Centrale e vicino Oriente. E’ stata sicuramente una buona occasione per il comprensorio Jonico, come si è potuto notare dal folto pubblico intervenuto con interesse ed attenzione, per ascoltare testimonianze ed esperienze attraverso la presentazione del suo libro “ATLANTE DELLE GUERRE E DEI CONFLITTI DEL MONDO”. Raffaele Crocco, infatti, ha avuto modo, stimolato dal dialogo con Nicola Candido, esperto di Relazioni Internazionali, di affrontare alcuni aspetti delle problematiche relative alla guerra. In tutto il mondo ci sono 31 guerre in atto in questo momento, racconta l’autore, e questo vuol dire che metà della popolazione mondiale è coinvolta in una guerra in qualche parte del mondo, con enormi disastri e drammi che provocano l’aumento dei profughi. Con la guerra oggi significa che si muore ovunque e si continua a distruggere la vita e le opere degli uomini inutilmente. Se vogliamo costruire un mondo diverso, allora dobbiamo cancellare la guerra dalle nostre vite: è assolutamente possibile perchè la guerra è il nulla ed il nostro mondo ne avrebbe giovamento. Pertanto con la pace ne consegue un benessere diffuso in ogni angolo della terra, la possibilità di dedicarsi alla bellezza dell’arte, allo sviluppo della ricerca, allo studio ed all’economia, che rendono gli uomini più intelligenti e capaci di governare per il bene comune le diverse popolazioni, di gestire la varietà delle risorse disponibili e trarne beneficio sulla qualità della vita. Per questo è necessario prendere posizione, conoscere le cause che portano alla guerra e scegliere di non farne mai più perchè non risolvono i conflitti, ma ne aprono altri continuamente a danno dell’umanità intera, a rischio di morte permanente con tragedie che complicano l’esistenza su questo pianeta. E’ il momento di stare dalla parte dei diritti umani, dei più deboli ed indifesi, come ha spiegato efficacemente nel suo intervento la rappresentante di AmnestY International di Catania. Così pure la rappresentante del Comitato Pro Palestina, che sorto da poco nella Riviera Jonica, si propone di farsi portavoce delle condizioni reali in cui versano i palestinesi, vittime di un genocidio perpetrato a danno della sopravvivenza nel loro territorio, impegnandosi per la costruzione della pace senza discriminazioni in qualsiasi parte del mondo, mediante si-tin, manifestazioni, appelli e convegni. Per la pace si sono schierati pure il sindaco Aliberti e l’Assessore alla Cultura del comune di Sant’Alessio, augurandosi di poter continuare a diffondere i principi e le attività che possano garantire condizioni migliori alle generazioni future.