Ma era necessario il raddoppio ferroviario? Devastare una riviera, sventrare le colline, cancellare distese di agrumi? Interrogativi che si sono posti tantissime famiglie alla luce dei disagi quotidiani che stanno vivendo con l’inizio dei lavori per la costruzione del doppio binario. Centinaia di cittadini stanno contestando questa grande opera, il doppio binario, i lavori in corso, i cantieri realizzati sembra non a regola d’arte. A rischio le famiglie che abitano vicino i cantieri di Nizza di Sicilia e S.Alessio Siculo, per la costruzione delle gallerie “Sciglio” e “Forza d’Agrò”; famiglie che ingoiano polvere, assillati quotidianamente da rumori molesti e disturbati dal via vai dei camion. A Nizza hanno protestato i giovani, a S.Alessio i coniugi Spadaro. Scrive Alan Mazzaglia: “A chi giova un’opera così importante, un’opera che sventra montagne e riduce i paesaggi ad un cumulo di polvere. Fino a qualche tempo fa la zona Lacco era una distesa di agrumeti, ora si vede solo polvere: che tristezza”. E poi Marzia Scalera: “Stanno devastando una riviera”. E ancora, Giacomo Porcelli: “Prima di iniziare i lavori il Project Manager dell’impresa, doveva redigere un piano di cantiere, tenendo conto dei luoghi, della viabilità, delle famiglie lì vicino, cosa che non è stata fatta. I risultati catastrofici sono evidenti, e non solo in contrada Lacco di S.Alessio, ma dappertutto”. Per non aggravare la situazione ed evitare il peggio, sarebbe opportuno un incontro tra i responsabili delle imprese che gestiscono i cantieri ed i sindaci del comprensorio jonico: Scaletta Zanclea, Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Furci Siculo, S.Teresa di Riva e S.Alessio Siculo. Ma che sia a breve scadenza, perdere tempo vuol dire aggravare la situazione.