Pare che sia iniziata la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco in tanti paesi della riviera jonica. Si parla di candidature e sono spuntati i primi sondaggi, si fanno i vari ragionamenti, escono fuori le parole grosse, i nomi ad effetto, ma di progetti, di iniziative concrete da intraprendere per la nostra zona non se ne parla.
Si mostra tanta voglia di cambiare, ma soprattutto di vincere e pure di stravincere con il desiderio di affermarsi come squadra e di eliminare eventuali opposizioni, che alla fine non hanno mai contato nulla.
Si vede subito che la lotta tra gli schieramenti in campo sarà dura, all’ultimo voto, e già si gioca di brutto a tirare dalla propria parte l’opinione libera, critica e onesta dei cittadini. Si gioca perchè appare subito una partita da vincere e basta, andare a governare con la maggioranza, a fare i conti con i propri sostenitori, favorendo per un momento gli elettori, piuttosto che cercare un confronto amministrativo sereno e costruttivo.
L’impegno elettorale non è rivolto ai programmi da realizzare, ai patti da stabilire, alle alleanze con i concittadini, ma si predispongono colpi a sorpresa, schermaglie ad hoc, trame e piccoli tranelli per indurre in errore gli avversari e mettere in cattiva luce i concorrenti.
Sarebbe opportuno, almeno in questo tempo di vigilia, affrontare i problemi più urgenti del singolo paese, considerato all’interno di un’unica realtà, parte dello stesso territorio per discutere proposte ed intenzioni d’interesse comune, sul piano ambientale, amministrativo, turistico ed economico.
Sarebbe utile creare degli appuntamenti come tavole di confronto, centri di ascolto tra i cittadini sulle varie tematiche per individuare un percorso di fattiva collaborazione tra i possibili eletti a rappresentare e preservare i beni comuni della riviera jonica.
Potrebbe essere interessante iniziare a fare a meno della politica, come l’abbiamo vista finora, a difesa di una sola parte, in vista dei propri vantaggi, mettendosi a servizio della gente, senza imporre le proprie idee, per un progetto comprensoriale, per un sogno da realizzare in coscienza e con responsabilità, con la partecipazione di quanti offriranno la disponibilità. Si può proporre un modo nuovo di fare campagna elettorale, all’aperto, intervistando le persone, chiedendo quali caratteristiche si vorrebbero dal candidato sindaco e dai futuri consiglieri. Si dovrebbe trovare il modo di coinvolgere gli abitanti e chiedere come vorrebbero il proprio paese inserito ed integrato nell’area sovracomunale, quali aspettative e prospettive nei riguardi delle nuove amministrazioni.
Si potrebbe effettuare una sorta di “brainstorming collettivo” in modo da trovare la soluzione di un dato problema (Turismo, dissesto idrogeologico, tutela produttiva, ambientale e sanitaria, sostegno alle fragilità, manutenzione, formazione ed amministrazione) per adottare un piano attuativo all’insegna della riconciliazione e dello spirito di servizio, per un territorio a misura d’uomo nel rispetto delle vocazioni particolari, a vantaggio dell’intera cittadinanza ionica.
In quest’ottica si può favorire la riconversione delle attività produttive agricole o artigianali verso un modello di economia che mantiene il più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e che riduce al minimo la produzione di rifiuti, proponendo recupero, riciclo e riduzione. Infine provare a ragionare in termini unitari e collegare i servizi amministrativi, culturali e sportivi per l’intero comprensorio jonico.