Giardini Naxos – Sono stati dei veri professionisti i tre malviventi che hanno messo a segno un colpo di 160 mila euro alla filiale Unicredit di Giardini. Sono entrati in banca forzando la porta di servizio, lo hanno fatto nell’orario in cui veniva caricato il bancomat, non hanno usato armi, tranne il passamontagna, hanno trattato con riguardo i due impiegati in servizio e poi con tranquillità sono andati via. Fuori un complice li aspettava con due scooter e sono spariti. I malviventi hanno agito con cinica freddezza e precisione, anche perchè facilitati dalla carenza di personale (solo due impiegati), senza di guardie giurate davanti la banca, e dell’orario (dopo le ore 13), quando tutti sono al mare o stanno pranzando e quando avviene il caricamento dello sportello bancomat. Sicuramente tutto questo avrà favorito l’audace rapina. Per quanto riguarda i tre malviventi, i carabinieri della compagnia di Taormina dopo aver visionato le immagini di alcune telecamere hanno avviato le indagini. Certo, rapinare in pieno giorno 160 mila euro in una banca, nel centro di un paese stracolmo di turisti, in un’ora di punta e non destare sospetti, sicuramente farà discutere.
La Fabi, il principale sindacato del settore bancario, parla di “piena emergenza e punta il dito verso le banche che sottovalutano il problema”. “Siamo a undici rapine nel 2023 in Sicilia e il fenomeno non conosce sosta con le banche che continuano a sottovalutare il problema non comprendendo che la situazione è sfuggita di mano” hanno dichiarato Gabriele Urzi dirigente Nazionale Fabi e Massimo Pellegrino Segretario Fabi Messina, i quali hanno sottolineato come sia “costantemente in pericolo l’incolumità di dipendenti e clienti”. “Ci si ostina – hanno aggiunto – a non volere prendere provvedimenti seri e risolutivi. In particolare, per Unicredit, visto il ripetersi di rapine a distanza di poco tempo (sempre a Messina l’agenzia di Barcellona Pozzo di Gotto era stata rapinata giorno 1 agosto), chiederemo il ripristino della guardiania armata nelle piazze più sensibili. Non sfugge a nessuno che le modifiche ad alcune forme di sostegno al reddito e la perdurante crisi economica abbiano portato ad un aumento di episodi criminosi. I fatti avvenuti dall’inizio dell’anno sono inquietanti e molti colpi in banca sono caratterizzati da sequestro di clienti e dipendenti con intollerabili atti di violenza. Forse qualcuno aspetta che ci scappi il morto?”.