Spettacolo inusuale e alquanto raro ieri mattina nello Stretto di Messina e anche lungo i paesi ionici avvolti dalla nebbia della “Lupa”. Un paesaggio “padano”. Suggestivo lo scenario offerto dai lungomari, avvolti in una nebbia certamente inusuale dalle nostre parti.
Questo particolare fenomeno, che annualmente si propone durante il mese di maggio, favorito dall’afflusso d’aria molto calda e umida portata dallo scirocco, mentre uno strato d’inversione termica si forma ad una decina di metri sul livello del mare, impedendo al vapore acqueo di sollevarsi o obbligandolo a condensarsi in minutissime goccioline.
L’aria calda e umida, così imprigionata, viene a contatto con la superficie del mare che in questo periodo è molto più fredda dell’atmosfera, trovando così le condizioni ideali per formare questa fitta nebbia. C’è stato un momento che la coltre bianca ha nascosto alla vista decine di chilometri di spiaggia e mare.
Il fenomeno, in alcuni casi eccezionali, può persistere anche per diversi giorni, anche se normalmente tende a diradarsi nelle ore più calde, com’è avvenuto oggi.