Tra poco più di un mese sarà un anno esatto da quando la Russia, con un atto di violenza e di crudeltà inaccettabili, ha invaso militarmente l’Ucraina. Al di la delle cifre ufficiali, truccate al ribasso da entrambe le parti in guerra, i morti si calcola siano stati finora almeno centomila. Una cifra assurda sopratutto se si fa caso che tanti di questi morti sono dei civili innocenti la cui unica colpa è quella di essersi trovati nelle zone di guerra e di non avere avuto né il tempo né le risorse economiche per fuggire. Che si sia trattata di una guerra di aggressione da parte della Russia non vi è alcun dubbio né vi sono giustificazioni di alcun genere per l’aggressore. Le cose si complicano, tuttavia, perché, con un cinismo pari, almeno, alla violenza usata dalla Russia, gli Stati Uniti e l’Europa hanno pensato bene di muovere, a loro volta guerra alla Russia per interposta nazione fornendo, in misura sempre crescente, armi all’Ucraina. Intendiamoci questo era, ed è, l’unico modo per resistere, almeno in parte ad una aggressione che, se non contenuta, avrebbe portato i Russi ad invadere tutta l’Ucraina. Tuttavia, ed è questo il punto essenziale a mio avviso, la sproporzione tra le forze in campo è troppo evidente a favore della Russia la quale, a primavera, rischia di dilagare e di invadere l’intera Ucraina. Non sarebbe meglio pensare di intavolare, ora e subito, delle serie trattative di pace che, per quanto dolorose ed inique, garantirebbero all’Ucraina l’integrità territoriale delle zone non ancora annesse dai Russi? Comprendo bene che tante “anime belle” grideranno allo scandalo dicendo che l’Ucraina dovrà resistere fino alla vittoria finale che non ci sarà mai a meno di volere dichiarare una guerra nucleare contro la Russia. Se l’Europa e gli Stati Uniti sono disposti a correre questo rischio accompagnando il mondo verso l’olocausto nucleare dovrebbero, prima, chiederlo ai rispettivi cittadini e sapere come la pensano in proposito. Non finirò mai di condannare abbastanza il comportamento di Putin e l’aggressione portata avanti ai danni dell’Ucraina ma penso, finchè siamo ancora in tempo, di salvare il salvabile portando l’Ucraina nell’Unione Europea e nella Nato: unico modo per salvaguardarla in futuro dalle mire Russe. Chiediamoci perché, fino ad oggi, ciò non è stato fatto, pur essendo nelle disponibilità dell’Unione Europea e delle nazioni che la compongono. La risposta che mi so dare è che all’Unione Europea ed alle Nazioni che la compongono in fondo non gliene importa nulla dell’Ucraina e la utilizzano cinicamente al solo scopo di dare fastidio e di indebolire la Russia economicamente e militarmente. Papa Francesco invoca la pace e nessuno, finora lo ha ascoltato: non sarebbe il caso di fare tesoro di quanto egli dice? Leggo, come tutti voi, che Amadeus, che condurrà il festival di Sanremo ha annunziato trionfalmente che il Presidente dell’Ucraina parteciperà, sia pure da remoto, ad una delle serate. Osservo tristemente che tutto, ma proprio tutto, è spettacolo e null’altro. Un tempo i capi di Stato e di Governo erano più sobri ed evitavano di partecipare agli spettacoli, almeno fino a quando esercitavano il potere, conservando alla loro carica la giusta dignità ed autorevolezza. (Gianni MIASI) – nella foto –