Si è conclusa l’operazione congiunta europea denominata “Seatbelt” (cinture di sicurezza) programmata da Roadpol con l’obiettivo di elevare gli standard di sicurezza stradale. Lo scopo della campagna “Seatbelt” è stato quello di verificare efficacemente, su tutte le arterie europee di grande viabilità, il corretto utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta da parte di conducenti e occupanti di veicoli a motore, con particolare riguardo ai seggiolini per bambini. A tal fine la Polizia Stradale di Messina ha predisposto sull’intero territorio di competenza (anche lungo il comprensorio jonico e sull’autostrada) l’effettuazione di mirati servizi impiegando numerose pattuglie che hanno sanzionato in totale 181 conducenti di cui 169 per le violazioni specifiche in materia di mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta e ritirato 17 patenti di guida. Oltre 1.000 i punti decurtati e più di 15.000 euro le sanzioni contestate. Dalla Polizia Stradale fanno sapere che il mancato uso delle cinture di sicurezza costituisce un comportamento molto rischioso nella circolazione stradale: se usate correttamente, infatti, esse riducono dell’80% la possibilità di morte o ferite gravi in caso di incidente. Secondo una ricerca curata dall’Istituto Superiore di Sanità la percentuale dei conducenti che rispettano l’obbligo di allacciare la cintura di sicurezza è pari al 63%. Ma il dato più preoccupante è che la percentuale degli occupanti i posti posteriori che la indossano non supera il 10%, sia per mancata conoscenza che l’obbligo vale anche per loro sia in quanto è diffusa l’errata percezione che, in caso di incidente, siano maggiormente protetti rispetto agli occupanti dei posti anteriori del veicolo.