S. Teresa di Riva – Si ferma a tredici la striscia di risultati utili consecutivi della Jonica, Contro l’Igea è la seconda sconfitta stagionale, dopo quella di Carlentini alla prima giornata. Poi, mister Campo è riuscito a fare della matricola giallorossa una squadra compatta capace di regalare emozioni quando riesce a giocare al calcio. Contro i tirrenici, la Jonica, nel primo tempo, è perfetta non ha mai subito lo strapotere dell’Igea, costruita per essere una protagonista di questo torneo. Si va al riposo con i giallorossi meritatamente in vantaggio. Micoli in giornata regala al 41’ un’altra gioia ai tifosi. Nella ripresa il blackout dei ragazzi di Campo che non ti aspetti. In 5’ l’Igea è incontenibile è firma prima il pareggio e poi il sorpasso. In tutte due le reti c’è la coppia Isgrò- Pavisich. Il primo ispira, il secondo concretizza. E dire che al 52’ Santoro si divora il doppio vantaggio. La sconfitta maturata contro l’Igea, il cui risultato premia oltre misura i tirrenici, non cancella il cammino strepitoso della matricola Jonica, penalizzata anche da un’infermeria piena. In pieno recupero c’è il gol dagli undici metri di Assenzio. Infine a regalare una scena fuori luogo è il gesto di Alizzi che lascia il rettangolo di gioco alzando le tre dita in alto. Un comportamento non gradito alla tifoseria locale ed alla stessa dirigenza. Negli spogliatoi arrivano le scuse del mister barcellonese, ma certamente un gesto da condannare per un uomo di sport che deve essere da esempio per i calciatori. La Jonica sicuramente ripartirà da questa sconfitta per continuare a regalare gioie e spettacolo sportivo.
JONICA – IGEA 1946 1 – 3
JONICA: Romano, Martino, Savoca, Tabarez (86’ Branca), Aquino, Lucero, Grifò (56’Ortis), Santoro (56’ Gragnolini), Micoli, La Place, Gallardo. All.: Campo
IGEA 1946: Paterniti, Trimboli, Dall’Oglio, Presti (46’ De Marco), Gnicewicz, Longo, De Gaetano, Assenzio, Pavisich (70’ Stassi), Lucarelli, Isgrò. All.: Alizzi
Arbitro: Buzzone di Enna
Reti: 41’ Micoli, 54’ e 59’ Pavisich, 93’ (rig.) Assenzio.