“Il primo passo da compiere è quello della riorganizzazione e della riqualificazione della macchina amministrativa. Senza un apparato burocratico efficiente non si può realizzare nulla”. Non ha dubbi Giuseppe Lombardo, candidato a sindaco di Roccalumera per la lista “Cambio di passo” nelle elezioni del 28 e 29 maggio. “Purtroppo il Comune di Roccalumera, continua Lombardo, sconta quella che è una fisiologica riduzione del personale per raggiunti limiti di età. A questo non è seguito un ricambio generazionale. Non basta potenziare, è fondamentale riorganizzare e riqualificare al meglio la macchina amministrativa”.
Il bilancio rappresenta la stabilità di un Comune. L’Anci ha sottolineato la difficoltà di diversi comuni siciliani di approvare i propri bilanci. Quali attività ha in mente di fare per garantire un bilancio sano?
“Va effettuata una ricognizione di tutte le possibili entrate. È necessario mantenere un livello di imposizione adeguata alle esigenze delle famiglie che ogni giorno devono affrontare uno stato di crisi generale”.
Parlare di politica nel 2023 significa parlare inevitabilmente di PNRR. In che modo il Comune di Roccalumera può cogliere questa opportunità? Si rischia di rimanerne fuori?
“L’opportunità va colta verificando il livello di progettazione del Parco progetti esistente al Comune ed intervenire su quelli che sono i progetti da alzare come livello di progettazione per partecipare ai vari bandi in corso di pubblicazione. Bisogna coinvolgere il più possibile anche i privati”.
Negli ultimi venti anni si è assistito ad una politica comprensoriale annunciata ma mai messa in atto in modo tangibile. Quale la sua “ricetta” per superare i campanilismi?
“Si sta partecipando a strategie di Area Vasta ed in particolare ad aree interne dove il Comune capofila è Santa Teresa di Riva per la redazione di un piano strategico per finanziamenti da attingere dal TR-FESR Sicilia 2021-2027. I campanilismi sono superati perché i finanziamenti avvengono su base di strategie di sviluppo locale. Un altro esempio è rappresentato dal GAL Taormina – Peloritani Terre dei miti che incrementa i rapporti con le strutture sovra comunali di Area Vasta”.
Qual è il punto del suo programma che ha priorità e perché?
“I punti sono tutti prioritari. Abbiamo da una parte l’attività ordinaria, dall’altra le strategie di sviluppo locale partendo da un piano strategico comunale e dalla pianificazione urbana del Comune di Roccalumera. C’è uno strumento di pianificazione urbanistica concepito venticinque anni fa e sicuramente non è più attuale”.
Tanti giovani sono andati via per motivi di lavoro. Cosa farà per cercare di invertire questa triste rotta? Ci sono in Sicilia esempi virtuosi di Comuni che hanno deciso di puntare sui poli tecnologici per incentivare l’imprenditoria giovanile. Ha in mente qualcosa di simile a riguardo o altro?
“Il problema emigrazione giovanile non si può contenere con politiche locali. Il Comune può informare con l’apertura di uno sportello dedicato alle politiche giovanili per incentivare i giovani in percorsi che possano fare da incubatori e acceleratori di idee per attivare start-up. Oltre ad informare si può anche sviluppare sinergie tra Comune e Città Metropolitana di Messina dove sta nascendo un importante centro per sviluppare queste idee. Vedi AIAB Messina”.
Qual è il suo sogno per Roccalumera?
“Ritornare il centro di riferimento a livello di attrattività turistica e produttività artigianale ed agricola di tutta la riviera. Se vogliamo rilanciare il territorio di Roccalumera bisogna lavorare insieme, tutti i Comuni da Capo a Capo in un’unica direzione perché solo facendo squadra si può sperare in un futuro migliore sia per il comprensorio sia di riflesso per Roccalumera. Ad esempio la bandiera blu da sola vale 10 se parliamo di Costiera di bandiere blu acquisisce un valore aggiuntivo in chiave turistica. Fare squadra è la chiave di tutto”.