Notte di panico all’aeroporto di Catania per un incendio divampato nella tarda serata di domenica in alcuni locali al piano terra del terminal A. L’allarme è scattato alle ore 23.29 con la prima chiamata di soccorso arrivata alla sala operativa. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente, prima circoscrivendo le fiamme e poi riuscendo a spegnere il rogo intorno alle ore 5.40. Lo scalo, a lungo invaso dal fumo, è stato evacuato.
La Società aeroporto Catania ha comunicato che le operazioni di volo sono sospese fino alle ore 14.00 di mercoledì 19 luglio, per consentire il ripristino delle parti danneggiate e di bonifica delle vaste aree invase dal fumo.
Tanta paura tra i passeggeri in partenza che attendevano al piano terra, invaso da un fumo intenso e irrespirabile che rendeva tutto poco visibile. Fasi molto concitate, con il personale della sicurezza che intimava a tutti i presenti di andare fuori, tra grida e urla.
Non risultano feriti, solo persone leggermente intossicate e sotto shock per il forte spavento. Numerosi i disagi per i tanti cittadini del comprensorio jonico che dovevano partire o rientrare da Roma e Milano, in tanti si sono riversati sugli ultimi treni disponibili della mattinata in partenza da Messina e Villa San Giovanni.
Aggiornamenti
Nel frattempo la Regione Siciliana ha attivato il tavolo di coordinamento per garantire che i voli sospesi siano riprotetti negli aeroporti di Palermo, Trapani e Comiso. “Stiamo lavorando con gli altri scali perché si possa garantire la riprotezione dei voli sugli scali di Comiso piuttosto che su altri scali di Sicilia e Calabria – ha spiegato l’amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi – e speriamo di garantire che la maggior parte dei passeggeri abbia meno disagi volando da qui”.
L’Azienda metropolitana trasporti e sosta Catania SpA si è subito attivata per potenziare il servizio di navette verso il capoluogo etneo “per agevolare al massimo lo spostamento dei passeggeri e limitarne i disagi”. Interviene anche la procura di Catania, aprendo un fascicolo senza indagati, il cosiddetto modello 45. L’ipotesi del reato – incendio colposo o doloso – verrà formalizzata dopo la prima relazione sul caso.
(Marta Galano)