Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato questa mattina al presidente Schifani e ai sindaci di Catania e di Palermo per testimoniare la vicinanza e la solidarietà a tutta la popolazione siciliana colpita da giorni dall’emergenza incendi. Il Capo dello Stato – come emerso dai vari colloqui con le Istituzioni locali – si è detto disponibile a eventuali interventi, anche in prima persona, se necessari e “ha tenuto a rappresentare la volontà di intervenire con il Governo affinché siano rivolti concreti aiuti alla cittadinanza” come ha spiegato il primo cittadino catanese Trantino.
Nel frattempo la giunta Schifani, riunitasi in mattinata, ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale e richiesto formalmente al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per gli incendi e l’eccezionale ondata di calore in Sicilia. La dichiarazione dello stato di emergenza però non dovrebbe arrivare oggi, nonostante nel tardo pomeriggio si dovrà riunire a Roma il Consiglio dei Ministri, in quanto non ci sarebbero i tempi tecnici. Come ha precisato infatti il ministro per la Protezione civile Musumeci, lo stato di emergenza “lo chiedono le regioni: diamo il tempo di fare il loro lavoro, perché serve anche un’istruttoria per abbozzare una previsione dei danni: credo che entro 4-5 giorni avremo qualche elemento in più, ma ancora è presto, la calamità è in corso”.
Il Cdm odierno dovrebbe comunque dare una prima risposta alle emergenze di questi giorni, tra i nubifragi al Nord e gli incendi al Sud, e potrebbe già arrivare il via libera a un primo stanziamento per gli interventi più urgenti.
