Una bella e nutrita presenza di tanti giovani e studenti, insieme alle massime autorità locali, ha fatto da cornice alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Teatro Vittorio Emanuele di Messina per l’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 dell’Università.
Durante la cerimonia il capo dello Stato è stato insignito del Dottorato honoris causa in “Scienze delle pubbliche amministrazioni”, un riconoscimento che sottolinea il suo straordinario percorso istituzionale e il costante impegno per il bene comune.
La rettrice dell’ateneo messinese, Giovanna Spatari, ha definito il presidente Mattarella un esempio di dedizione ai valori democratici e alla promozione del bene collettivo. “La visita di un Presidente della Repubblica a un ateneo – ha spiegato la prof.ssa Spatari – rafforza il legame tra le istituzioni e il mondo della cultura, che è un motore essenziale di crescita economica e sociale per il territorio. Messina, nello spirito della Conferenza che porta il suo nome, si conferma un punto di riferimento nell’area euro-mediterranea”.
Tra gli interventi quello di Chiara Furlan, rappresentante degli studenti, che ha posto l’accento sulla capacità dell’Università di Messina di attrarre giovani non solo dal Sud ma anche dal Nord Italia. “Sono venuta qui per contribuire al cambiamento e valorizzare un territorio che ha tanto da offrire” ha affermato. Furlan ha invitato gli studenti a investire nell’istruzione e a far sentire la propria voce, sottolineando il dialogo costruttivo con la rettrice e il ruolo dell’ateneo nella creazione di opportunità per il futuro.
Nel corso della cerimonia, il presidente Mattarella ha tenuto una lectio magistralis sull’Europa e il suo futuro. Ha sottolineato come il processo di integrazione europea, iniziato con i Trattati istitutivi del 1951, sia stato concepito non solo per motivi economici, ma soprattutto per garantire una pace duratura. Il capo dello Stato ha colto l’occasione anche per evidenziare le attuali sfide dell’Unione Europea, che manca di un reale spazio politico integrato e spesso viene percepita come estranea agli Stati membri, piuttosto che come il frutto della loro cooperazione. Mattarella, inoltre, ha ricordato l’importanza del programma Next Generation EU come esempio di integrazione amministrativa tra livelli nazionali ed europei.
Durante la laudatio pronunciata dal presidente emerito della Corte Costituzionale e già rettore dell’Università di Messina, Gaetano Silvestri, è stato evidenziato il ruolo del coordinamento amministrativo e delle autonomie locali per garantire l’efficacia dei servizi pubblici. Con oltre 25 mila studenti l’Università di Messina consolida il suo ruolo e proietta uno sguardo verso il futuro. “Abbiamo introdotto nuovi corsi di laurea, alcuni in lingua inglese, per ampliare l’offerta formativa con una visione che risponda alle esigenze del territorio” ha annunciato la rettrice Spatari.
La presenza del Presidente Mattarella a Messina ha rappresentato senza dubbio un momento di alto valore simbolico per l’Università, la città e tutta la provincia messinese.