Sta già facendo discutere la proposta di Forza Italia di intitolare il Ponte sullo Stretto di Messina a Silvio Berlusconi. Questa mattina il Consiglio nazionale di FI, riunito a Paestum in Campania, ha dato questa indicazione che adesso verrà quindi sottoposta a Fratelli d’Italia e alla Lega.
Berlusconi negli ultimi vent’anni è stato il leader politico che ha spinto più di tutti per la realizzazione del Ponte. Oggi è Matteo Salvini, anche in qualità di ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, a insistere per l’avvio dei cantieri nel 2024. Non sarà un’operazione facile. Fratelli d’Italia si sta mettendo di traverso, tra le oggettive difficoltà a recuperare le risorse necessarie in Legge di Bilancio unità alla volontà di non fornire un assist all’alleato/competitor (la Lega) per fare propaganda nella campagna elettorale per le elezioni europee del prossimo giugno.
Il leader del Carroccio Matteo Salvini ostenta sicurezza, consapevole che sarà un’opera faraonica – i cui lavori si dovrebbero concludere (in teoria) nel 2032 – ma convinto che i soldi per la posa della prima pietra nel 2024 si troveranno. Una sponda arriva dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nonché numero due della Lega, il quale nei giorni scorsi ha detto che nel 2024 ci sarà “un primo stanziamento di fondi connesso all’avvio dei cantieri.
Nel frattempo ieri è stato registrato un passo in avanti, con la consegna da Eurolink, il consorzio guidato dal gruppo WeBuild, dell’aggiornamento del progetto definitivo che consentirà di avviare un serrato cronoprogramma che dovrebbe portare all’apertura dei cantieri già nell’estate del prossimo anno.
Proseguono inoltre le proteste dei coordinamenti dei cittadini “Invece del Ponte”.