Roccalumera – Dopo l’assemblea sindacale della Cisl di Messina, che si è tenuta nell’aula consiliare e che ha scatenato vergognosi epiteti da parte del sindaco onorevole Giuseppe Lombardo nei confronti di dipendenti comunali, battezzati “c’è gente che non serve a nulla” è insorto il gruppo di opposizione (Corrini, Maggio, Bellomo, Sparacino), che ha espresso solidarietà verso gli impiegati e sdegno nei confronti del primo cittadino. Ecco alcuni passaggi del documento diramato: “Inaccettabile il disprezzo verso madri e padri di famiglia che con dedizione, onestà e competenza dispiegano ogni loro energia a servizio del comune di Roccalumera. Non conosciamo persone che non servono a nulla in nessun settore della convivenza civile men che mai nell’organico comunale. Un’idea del prossimo che incute timore, che frappone differenze umane in violazione della nostra Costituzione (art. 3), un modo d’essere e di esprimersi che non ci appartiene, che non appartiene alla storia politica di Roccalumera”. I quattro consiglieri di minoranza hanno concluso col dire; “La pianta organica del comune di Roccalumera è stata il fiore all’occhiello di tutti i sindaci che si sono succeduti dal dopoguerra ad oggi. Mai a nostra memoria, unita a quella di chi prima di noi ha varcato la porta d’accesso alla casa comunale, è stato espresso un giudizio così negativo, così estremista e così errato nei confronti di chi sostiene l’opera degli amministratori con il ruolo di dipendente comunale. Offese inenarrabili hanno segnato il tempo di questo sindaco che sceglie dissesti ed offende i cittadini, vantandosi, in campagna elettorale, come titolare di un “brand” nel modo di intendere l’amministrazione della Cosa Pubblica