Continuano le polemiche dopo la protesta ieri di alcuni rappresentanti del movimento ‘Ultima generazione’ che hanno bloccato il traffico a Messina, in via Garibaldi, per dire No al ponte sullo Stretto e chiedere più fondi per l’ambiente.
Prima dell’inizio del blocco stradale è stato fermato il giornalista Fabrizio Bertè di ‘Repubblica’ che è stato trattenuto per due ore in questura. Subito è arrivata la denuncia della Direzione del quotidiano e anche del sindacato dei giornalisti.
“Il giornalista – ha spiegato Assostampa Sicilia – è stato fermato in largo Seggiola, mentre stava parlando con uno degli aderenti all’iniziativa di protesta nonviolenta, e portato in Questura. Bertè è stato sottoposto a perquisizione. E’ stato rilasciato dopo due ore. Il giornalista ha più volte sottolineato che il fermo non gli permetteva di esercitare il diritto di cronaca. L’Associazione siciliana della stampa, nell’esprimere la piena solidarietà al collega, chiede che sia fatta piena luce su questo episodio che sembra configurarsi come un impedimento all’attività giornalistica garantita dalla Costituzione”.
Oggi si è mossa anche la politica nazionale. Per il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, “è incredibile quanto accaduto”, annunciando che chiederà “con un interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno di chiarire la vicenda, e ci aspettiamo che il questore di Messina chieda scusa al giornalista e siano presi i provvedimenti necessari sia nei confronti degli autori dell’azione di ieri che per evitare che in futuro si ripetano”.