S.Teresa di Riva – Saranno processati nella giornata di oggi per direttissima i due giovani trentenni catanesi che ieri notte insieme ad un loro complice hanno assaltato la profumeria Naima Griffe ubicata in faccia a Villa Ragno. Sono accusati di furto aggravato. Un furto che ha fatto discutere in paese per come è stato condotto, anche se spettacolare. I ladri hanno chiuso con una macchina rubata la via Francesco Crispi all’altezza di via Delle Colline, poi con una Alfaromeo Giulietta pure rubata hanno assalito la profumeria devastando la vetrina e piombando dentro il locale. Un rumore violento che ha sfatto svegliare tante persone che abitano lì vicino e qualcuna ha pure allertato i carabinieri. Poi hanno razziato profumi e creme e sono fuggiti. Cioè questi giovani e ardimentosi ladri hanno combinato un macello per rubare un equivalente di due, tremila euro. Impresa in passato analoga a S.Teresa di Riva (di molti anni fa) ma in quell’occasione è stata presa di mira la banca in via Regina Margherita, con bottino certamente consistente. Ma anche nel piano di fuga hanno palesato inesperienza. I due catanesi non sono fuggiti come è stato fatto in diverse altre occasioni (come al Qui Conviene, supermercato di Roccalumera) catapultandosi sull’autostrada Messina Catania, facendo perdere le tracce, ma si sono addentrati in aperta campagna, in direzione Savoca, nella tana del lupo, e lì hanno cercato di nascondersi, in attesa dell’arrivo di una macchina amica. I carabinieri di Taormina e di S.Teresa di Riva, che sono esperti e dei veri professionista quando devono stanare delinquenti comuni, in un paio di ore (sei per l’esattezza) sono riusciti a localizzarli, braccarli e arrestati. Solo i due catanesi, il terzo (forse di S.Teresa) si sarà dileguato su un terreno a lui familiare, ma presto cadrà nelle maglie dei carabinieri. Furto spettacolare, ardimentoso, ma messo a segno da giovani dilettanti, mentre eccezionale è stato l’impegno e la professionalità dei militari del luogotenente Maurizio La Monica e del capitano Giovanni Riacà, che in poche ore hanno chiuso il cerchio, assicurando alla giusta due giovani malviventi catanesi.