Durante l’istruttoria dibattimentale alla Corte d’Assise di Messina sull’omicidio di Pippo Catania, sia il Pm Roberta La Spesa sia l’avvocato difensore del foro di S.Teresa di Riva, avv. Antonio Scarcella, hanno chiesto l’ergastolo per Gaetano Nucifora, che con estrema ferocia ha ucciso sul lungomare di Furci Siculo l’ex poliziotto con cinque fucilate. In più è stato chiesto il risarcimento dei danni. I difensori del muratore hanno sostenuto la tesi di delitto d’impeto, per poi arrivare al rito abbreviato e al minimo della pena, che sono stati rigettati; mentre l’avvocato Scarcella ha sostenuto che c’è stata la premeditazione, suffragata da indagini e da una serie di dichiarazione fatte in aula. Durante il dibattitto è stata ricordata quella offuscata serata del 2 ottobre del 2023, quando Pippo Catania dopo aver giocato a carte con amici sul lungomare di Furci, proprio accanto il bar Il Moro, è stato assalito da Gaetano Nucifora che dopo averlo chiamato per nome lo ha ucciso con cinica freddezza: una imboscata frutto di una accurata premeditazione (così ha sostenuto l’avvocato Scarcella). La sentenza mercoledi 16 aprile.