In vista delle Europee il M5S in Sicilia rompe gli indugi e candida come capolista nella circoscrizione Isole Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi e attuale presidente onorario della fondazione Caponnetto. A dare l’annuncio in una diretta social è stato lo stesso presidente Giuseppe Conte.
“Candidiamo Giuseppe Antoci – ha detto l’ex premier – per continuare le nostre battaglie per la legalità nel Parlamento europeo. Il M5s è sempre in prima fila, in trincea, per lottare contro la mafia e impedire che possa penetrare nelle istituzioni. Il Protocollo Antoci impedisce che i fondi europei possano cadere nelle mani della criminalità organizzata. Il protocollo prende il nome da un eroe dei nostri tempi, così lo aveva definito lo scrittore Camilleri. Mattarella ha insignito Antoci dell’onorificenza di ufficiale al merito. E’ un campione dell’antimafia”.
“C’è un momento in cui dobbiamo scendere in campo – ha aggiunto lo stesso Antoci in diretta con Giuseppe Conte – bisogna farlo nel momento giusto e con le persone giuste. Sono convinto che entrare a far parte di questa squadra, che incarna i valori della lotta alla mafia e alla corruzione, sia un passo importante ma anche necessario per ritagliarsi un pezzetto di responsabilità. Spero di portare il patrimonio della mia esperienza, che metto a disposizione del M5s, della Sicilia, della Sardegna, dell’Italia e dell’Europa”.
“Giuseppe Antoci – ricorda il M5s in una nota – è l’ex presidente del Parco dei Nebrodi e attuale presidente onorario della Fondazione Caponnetto. La scelta di Antoci mira dunque a portare a Bruxelles le testimonianze e le esperienze più consolidate nel contrasto alle mafie e a tutte le forme di criminalità organizzata. Dal lavoro di Antoci è nata l’operazione Nebrodi, una delle più vaste operazioni antimafia mai eseguite in Italia e la prima in Europa sul versante dei fondi europei per l’agricoltura in mano alle mafie. Da quell’operazione nacque il Maxiprocesso Nebrodi che, a ottobre 2022, ha comminato pene per più di 600 anni di reclusione. Nel 2016 Antoci è sfuggito ad un agguato mafioso grazie all’intervento della sua scorta, i cui membri sono stati insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Civile. Da dieci anni sotto scorta, Antoci è oggi sottoposto ad un altissimo regime di sicurezza, fra i più alti in Italia. Nel dicembre del 2022 un’indagine dei Carabinieri scoprì l’ordine dalle carceri, dal 41 bis, di uccidere Antoci”.
“Quella dell’ex presidente del parco dei Nebrodi – è il commento del capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca – è una candidatura forte e altamente simbolica che conferma che la legalità per noi è un pilatro irrinunciabile. Le azioni a difesa della legalità poste in essere da Antoci, al prezzo di pesanti ripercussioni sulla sua sicurezza personale, quando era presidente del Parco dei Nebrodi, sono sotto gli occhi di tutti e il suo Protocollo della legalità, che è diventato legge dello Stato, è stato apprezzato anche in Europa, dove il Movimento 5 Stelle farà sentire forte la sua voce anche nella prossima legislatura”.