Roma, 23 lug. (askanews) – “L’eolico offshore nel nostro Paese sta vivendo un momento estremamente importante per lo sviluppo dei prossimi anni. Abbiamo un obiettivo, che arriva dal PNIEC, di 2 gigawatt al 2030, di 3,8 nel Fer2, come traguardo intermedio, e un potenziale che ANEV ha stimato di 11 gigawatt da realizzare entro il 2040”. Lo ha detto il presidente dell’ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento), Simone Togni, a margine del “Secondo Summit sull’eolico offshore” tenutosi a Roma.
“Per far s che questo avvenga, necessario costruire, gi oggi, un quadro normativo e regolatorio solido, sostenibile, di lungo periodo che possa consentire di realizzare quest’obiettivo, che sar fondamentale per la decarbonizzazione del settore elettrico nel 2050, anche lasciando nel nostro paese una filiera industriale solida e nazionale. Questo – ha aggiunto – l’obiettivo che ANEV si pone e per questo abbiamo realizzato, in questo momento, il Secondo summit dell’eolico offshore”.
Nel corso dell’evento stato presentato “uno studio di Nomisma che definisce il supporto e la catena del valore che l’industria italiana pu realizzare, sia nella parte componentistica che nei ricambi. Per questo riteniamo – ha concluso il presidente Togni – che la tecnologia eolica offshore possa rappresentare un significativo passo avanti per l’Italia verso gli obiettivi di decarbonizzazione”.