L’avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto si avvicina: il cda della società Stretto di Messina ha approvato la Relazione di aggiornamento al progetto definitivo. L’intenzione è quella di aprire i cantieri entro l’anno 2024 e “aprire al traffico stradale e ferroviario il Ponte nel 2032″ ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Confermate tutte le caratteristiche tecniche dell’opera e dei suoi collegamenti a terra. Il Ponte, il cui costo è salito a 13,5 miliardi dagli 8,5 miliardi del 2011, sarà lungo 3,3 km e sarà progettato per avere una vita di 200 anni. Sarà in grado “di garantire” tempi medi di attraversamento “di circa 15 minuti” per i servizi ferroviari diretti tra Villa San Giovanni e Messina Centrale, rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci, e di “circa 10/13 minuti su gomma” rispetto agli attuali 70 minuti per le auto e 100 minuti per i mezzi merci, ha illustrato la società Stretto di Messina.
Le opere stradali e ferroviarie di collegamento del Ponte al territorio comprendono 40 km di raccordi viari e ferroviari (circa l’80% sviluppati in galleria) che collegheranno, dal lato Calabria, l’autostrada del Mediterraneo (A2) e la stazione Fs di Villa San Giovanni e, dal lato Sicilia, le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20) nonché la nuova stazione Fs di Messina.
L’indotto occupazionale
Con la costruzione del Ponte – spiega sempre la società Stretto di Messina – si stima che in cantiere saranno occupati mediamente 4.300 addetti all’anno che raggiungeranno un picco di 7.000 addetti nel periodo di maggiore produzione. Per tutta la durata del cantiere (7 anni) si avrà un impatto occupazionale diretto di circa 30.000 unità lavorative per anno cui aggiungere l’impatto occupazionale indiretto e indotto, stimato in 90.000 unità, per un totale – affermano dalla società – di 120.000 unità lavorative generate dell’opera.
Previsioni che vengono contestate dai Verdi di Angelo Bonelli, il quale da riferimento anche ad alcune lacune nei contenuti della relazione, in particolare per quanto riguarda la compatibilità ambientale, senza specifiche riguardo alle nuove normative europee.
Resiste a terremoti e a venti anche a 300 km/h
Con un sisma di magnitudo 7,1 Richter, il ponte e i collegamenti a terra non subiscono danni, mantenendo ulteriori margini di sicurezza oltre la soglia prevista. Resiste – sottolinea la società Stretto di Messina – a venti con velocità superiore a 300 km/h, anche se in oltre venti anni di monitoraggi eolici effettuati a livello locale non è mai stata raggiunta una velocità di vento superiore ai 150 km/h. La percorribilità ferroviaria prevede l’incrocio in velocità in qualsiasi posizione di due convogli pesanti da 750 metri. L’analisi statica è stata calcolata con la presenza di quattro treni di 750 metri, due treni su ciascun binario.
Ok a piano espropri, al via battaglie legali
Nel frattempo prende il via la battaglia legale degli espropri per la realizzazione del Ponte. Oltre alla relazione sull’infrastruttura, infatti, il cda della società Stretto di Messina ha deliberato l’aggiornamento del Piano degli espropri, per i quali la stessa società prevede “un confronto tra le parti” e promette un “giusto indennizzo”. Il Cda sottolinea “la necessaria attenzione nei confronti del Territorio per un aspetto così importante e delicato come gli espropri e con l’obiettivo di avviare il confronto fra le parti, per raggiungere soluzioni condivise con ciascun espropriando finalizzate a una tempestiva individuazione del giusto indennizzo in tempi congrui”.
Scheda tecnica del Ponte sullo Stretto
Ecco una scheda di tutte le caratteristiche tecniche del ponte sullo Stretto dopo la conferma del progetto nella relazione di aggiornamento:
– Campata sospesa centrale: 3.300 metri
– Lunghezza complessiva: 3.666 metri (comprese le due campate laterali di 183 metri ciascuna)
– Altezza delle torri sulle due sponde: 399 metri
– Cavi di sospensione: 4 del diametro di 1,26 metri (ciascuno formato da 44.323 fili di acciaio).
– Larghezza dell’impalcato: 60,4 metri (3 corsie stradali per senso di marcia, 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari).
– Franco navigabile: 65 metri per una larghezza di 600 metri, in presenza di gravose condizioni di traffico stradale e ferroviario. Il franco si innalza a 72 metri in assenza di traffico ferroviario
– Resiste a venti con velocità superiore a 300 km/h
– Con un sisma di magnitudo 7,1 Richter, il ponte e i collegamenti a terra non subiscono danni.
– Aperto al traffico 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno.
– Vita utile: 200 anni.