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venerdì, Novembre 22, 2024
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Eccellenza, il Città di Avola preannuncia ricorso e attacca la dirigenza della Jonica. Slitta la decisione del giudice sportivo

Non si placano le polemiche dopo quanto accaduto domenica, al comunale di S.Teresa di Riva, nel corso dell’incontro tra la Jonica Fc e il Città di Avola, valevole per il campionato di Eccellenza siciliana. E gli strascichi sono destinati a durare ancora a lungo.

Oggi era atteso il comunicato del giudice sportivo che avrebbe dovuto pronunciarsi dopo la denuncia da parte della società giallorossa dei “continui cori razzisti” rivolti al calciatore Alegria e il successivo abbandono del terreno di gioco da parte della squadra della Jonica, a cinque minuti dalla fine dell’incontro e sul punteggio di 3 a 0 per gli ospiti.

E invece il giudice sportivo non si è potuto pronunciare, “riservandosi decisioni in merito”, in quanto l’Avola ha preannunciato ricorso che depositerà nelle prossime ore. C’è da sottolineare che, di conseguenza, neppure il risultato – maturato fino all’85’ – è stato omologato proprio perché si è in “attesa delle decisioni degli organi disciplinari”.

In mattinata era stata la stessa società del Città di Avola a tornare su quanto accaduto, con un comunicato ufficiale in cui ammette che ci sono stati “pochi brevi seppur scellerati cori razzisti” per poi attaccare frontalmente la dirigenza della Jonica. Dichiarazioni che, purtroppo, sono destinate a rinfocolare ulteriormente gli animi.

Eccolo di seguito: “Ieri è stato un triste giorno. Un attacco mediatico ha messo in luce come molte testate giornalistiche si concentrino esclusivamente sull’audience, trascurando la verifica della veridicità delle notizie. Il comportamento della dirigenza Jonica rappresenta un esempio di AntiSport e Anticalcio. Comprendiamo che la situazione sia complessa e delicata, e che sia fondamentale affrontare il razzismo in tutte le sue forme. Tuttavia, è altrettanto importante gestire le accuse con chiarezza e onestà. Il fatto che il calciatore non abbia reagito e non si sia fermato durante quei pochi brevi seppur scellerati cori razzisti può suggerire che non abbia percepito l’incidente come un attacco diretto, o che abbia scelto di non dargli importanza. D’altra parte, la reazione dei dirigenti e del presidente, che hanno intimato a mister e squadra di abbandonare il campo, può apparire come una strategia discutibile per ottenere un vantaggio. Tuttavia la società tiene a precisare che si dissocia dagli pseudoultras e che ricorrerà in ogni forma e in ogni sede per difendersi da chiunque intenda lederne immagine o meriti sportivi acquisiti in campo!”.

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