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lunedì, Febbraio 3, 2025
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Eccellenza – Forti tensioni fuori dal campo tra Milazzo, Modica e Gioiosa. Gli spogliatoi della Jonica “imbrattati”. Ecco cosa è successo

Siamo entrati nella fase clou del campionato di Eccellenza siciliana, girone B. Un torneo sempre più infuocato, dentro e fuori dal campo. Anzi, di più. Il duello si è acceso anche sui social, a colpi di comunicati ufficiali e di commenti e reazioni.

Cos’è successo? Guardando i risultati, sul campo, le prime quattro della classe hanno ottenuto bottino pieno. Il Modica (43pt) e il Vittoria (40pt) hanno vinto a valanga (il primo in casa per 4 a 0 sul Misterbianco, per il secondo successo esterno per 3 a 0 contro la Leonfortese). La Nebros (38pt) ancora una volta la spunta di misura, sul Real Siracusa Belvedere, grazie anche una difesa tra le migliori del campionato. E’ la sesta volta in questa stagione che la squadra di Piraino ottiene i tre punti con il punteggio finale di 1 a 0. A ulteriore dimostrazione della solidità, anche di nervi, della squadra messinese.

Infine, il successo della capolista: anche in questo caso con il risultato di 1 a 0, nel derby messinese con la Polisportiva Gioiosa, grazie a un penalty realizzato – tra le proteste degli avversari – a otto minuti dalla fine dal solito La Spada. Ed è proprio questo il fatto che ha generato un’escalation di tensioni nelle ultime ore, prima sul campo e poi fuori.

Il calcio di rigore assegnato al Milazzo (47pt), infatti, è stato considerato dagli ospiti “letteralmente inventato”. A tal punto da scrivere un comunicato ufficiale pubblicato sulla propria pagina Facebook.

Ecco il testo del comunicato della Polisportiva Gioiosa, al termine dell’incontro: “Abbiamo sempre accettato i verdetti del campo senza fare clamorose proteste sui nostri canali social, ma oggi non ne possiamo fare a meno, ne va della regolarità del torneo e per rispetto di una comunità che con un entusiasmo mai visto prima ci sostiene. Un rigore letteralmente inventato su un intervento di pancia del nostro difensore Pino ci condanna ad una sconfitta in un campo che dire impraticabile è alquanto generoso. Siamo una matricola e stiamo facendo del nostro meglio per onorare la nostra partecipazione al torneo di eccellenza e abbiamo accettato per cose di campo una serie di episodi che definire dubbi è un eufemismo. Oggi siamo veramente amareggiati da quanto accaduto, le immagini daranno un senso al nostro malumore. La nostra quota d’iscrizione al campionato è uguale a quella del Milazzo e di tutte le altre squadre e non capiamo le disparità di trattamento. Chiediamo rispetto per i nostri sacrifici, chiediamo rispetto per i nostri tifosi, chiediamo rispetto per i nostri ragazzi, chiediamo rispetto per Gioiosa Marea e per il Gioiosa”.

Una nota ufficiale che non è soggetta a interpretazioni: per la Gioiosa il rigore concesso al Milazzo se l’è inventato dall’arbitro. Non solo, accusano di subire un trattamento di sfavore nel corso delle varie direzioni di gara.

Ed è qui che subentra il terzo incomodo, ovviamente non disinteressato. Poche ore dopo, sulla pagina social del Modica calcio, diretto competitor del Milazzo per la vittoria finale del campionato, appare un altro comunicato, dal titolo eloquente: “Grave errore arbitrale a Milazzo. Chiediamo attenzione e rispetto per il regolare svolgimento del torneo”. La società del Modica va giù ancora più duro, insinuando che il campionato non si stia svolgendo in maniera regolare. Ma perché? Ecco il comunicato ufficiale: “Il calcio, a qualunque livello, richiede serietà, professionalità e correttezza. Questo è ciò che, da parte nostra, sia a livello societario che dal punto di vista tecnico, chiediamo a tutti i nostri tesserati. Ciò è quanto chiediamo e pretendiamo anche da tutti i protagonisti del campionato: dai massimi dirigenti, alle singole società, alla classe arbitrale oltre che ai calciatori ed ai tifosi. Non è più possibile assistere per l’ennesima volta ad episodi, come quello accaduto oggi a Milazzo, che lasciano basiti, amareggiati e suscitano spiacevoli sospetti che allontanano dall’idea che noi abbiamo di calcio e che condividiamo con tifosi e appassionati. Non è possibile pensare che uno spettacolo come quello che stanno regalando le squadre del girone B del campionato di eccellenza possa essere rovinato da decisioni, scelte o atteggiamenti che non sono all’altezza né del livello della competizione né degli sforzi compiuti da tante società. Per questo motivo, nell’approssimarsi della fase sempre più delicata, sempre più avvincente, e sempre più spettacolare chiediamo a ciascuno, per i propri ruoli e le proprie responsabilità, di alzare il livello, di offrire sempre prestazioni all’altezza e soprattutto di garantire correttezza, equità e rispetto dei valori insiti nello sport. Noi guarderemo ogni dettaglio e saremo pronti a denunciare pubblicamente e a far valere, in ogni sede necessaria e possibile, il diritto soprattutto dei tifosi ad assistere ad una competizione equa, leale, trasparente e – quindi – sportiva”.

Denunce forti, allusioni pesanti. Passa qualche ora, e arriva l’inevitabile risposta della società del Milazzo, sempre con un comunicato ufficiale pubblicato sui propri canali social. “La SS Milazzo – si legge – prende atto di quanto comunicato dal Modica Calcio e, in maniera indiretta, dal Gioiosa dopo il match giocato oggi al Marco Salmeri.  La SS Milazzo innanzitutto presenterà un reclamo ufficiale presso gli organi competenti, dato che il Gioiosa ha superato il limite massimo di sostituzioni effettuandone ben sei nel corso della partita. La SS Milazzo inoltre, sulla base delle ricostruzioni elaborate sui canali ufficiali dei due club, agirà nelle sedi opportune a tutela della propria immagine e di quella di tutta la città di Milazzo.  Infine, la SS Milazzo comunicherà a breve la propria posizione ufficiale e completa riguardo i fatti riportati dalle due società”.

Pane al pane, vino al vino. E, dalle ultime righe, si capisce che non finirà qui.

Ci spostiamo un po’ più a Sud dell’Isola, per l’esattezza ad Avola (36pt), dove ieri era previsto l’incontro tra la squadra di casa e la Jonica di S.Teresa (25pt). Una partita molto sentita alla vigilia, in virtù di altri ‘fattacci’ capitati nella gara di andata e, anche in quel caso, con strascichi dentro e fuori dal campo. Allora, al comunale di Bucalo, sul risultato di 3 a 0 per gli avolesi, la squadra di S.Teresa uscì dal campo dopo che dal settore ospiti erano partiti dei cori razzisti verso il calciatore della Jonica Alegria. Il quale, come ricordiamo, decise di accovacciarsi seduto e non proseguire più l’incontro. Da qui la drastica decisione della società giallorossa di abbandonare il terreno di gioco. Decisione che poi venne punita dal giudice disciplinare con la sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione, mentre il tifoso avolese, individuato quale autore dei cori, fu destinatario di un Daspo.

Bene. O meglio, male. Ieri, all’arrivo negli spogliatoi, questa “l’accoglienza” riservata ai ragazzi della Jonica, a capitan Savoca e compagni: pareti tappezzate di articoli di giornale e pubblicazioni online che riportavano i fatti dell’andata. Tra i ritagli campeggiava una scritta: “Vergogna”. La Jonica ha preferito non alimentare tensioni o commentare fatti inqualificabili che si commentano da soli. Ma che, comunque, sono l’ulteriore conferma che ormai il calcio, quello vero, rischia di rimanere sullo sfondo, in secondo piano.

L’incontro, per la cronaca, si è concluso con il punteggio di 0 a 0 (e con due calci di rigore sbagliati dai padroni di casa, il Città di Avola, il secondo al 94’). Un punto prezioso per la squadra di mister Famulari in ottica salvezza.

Questa volta nessuno ha preso carta e penna per firmare un comunicato. Almeno al momento.

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