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Dallo stadio di Palermo al Bernabeu del Real Madrid, il calcio commosso ricorda Totò Schillaci

Lo sguardo commosso di Carlo Ancelotti, anche lui protagonista delle Notti magiche con la Nazionale italiana. Il capo chino del giovanissimo campione brasiliano Vinicius, che nel 1990 non era ancora nato. Le note di Ennio Morricone, il volto sugli schermi di “Salvatore ‘Totò’ Schillaci” e gli applausi dello stadio Santiago Bernabeu prima della partita tra Real Madrid ed Espanyol.

Anche uno dei tempi del calcio mondiale ha voluto tributare il proprio omaggio a Totò Schillaci, “una delle grandi leggende del calcio italiano, capocannoniere e miglior giocatore dei Mondiali di Italia 90” ha scritto la società del Real Madrid sul proprio sito.

Lo striscione nella curva sud della Juventus – Negli stadi e nei campi di calcio italiani è stato dedicato un minuto di silenzio prima dell’inizio delle partite all’eroe di Italia 90, esploso con il Messina di Franco Scoglio e Zeman prima di approdare alla Juventus e poi all’Inter. La Curva sud juventina dell’Allianz Stadium di Torino ha salutato l’ex attaccante bianconero con lo striscione: “Nelle Notti Magiche brilla una stella. Ciao Toto'”, prima della partita con il Napoli. Dal settore ospiti occupato da un migliaio di tifosi partenopei è stato udito un insulto, subito coperto dai fischi del resto dello stadio.

Cori e occhi lucidi al Barbera di Palermo – Emozionante il tributo che il Barbera di Palermo ha tributato a Schillaci fin dal riscaldamento nella partita contro il Cesena, indicativo di cosa abbia significato la sua figura per la città.

“Il mito delle Notti magiche – scrive l’agenzia Italpress – era ovunque: nelle maglie azzurre con il numero 19 dei giocatori rosanero durante il riscaldamento, nei cori e negli occhi lucidi dei tifosi, negli applausi che si sollevano ogni volta che la sua immagine appare sugli schermi di viale del Fante. La canzone incisa da Edoardo Bennato e Gianna Nannini nel 1990 è anche la colonna sonora dell’ingresso in campo delle squadre e il minuto di silenzio, che ha visto Palermo e Cesena stringersi in un grande abbraccio, è intriso di un silenzio irreale: un ulteriore tributo a Schillaci arriva al minuto 19, con l’ovazione da parte di tutto lo stadio”.

Il ricordo dell’Acr Messina e dei ‘bastardi di Scoglio’ – Così come commovente è stato il ricordo dello storico capitano del vecchio Messina di Scoglio, Antonio Bellopede, con un messaggio letto da uno speaker prima della partita tra Acr Messina e Casertana. Per ricordare il bomber., è stato pure osservato un minuto di silenzio e nelle maglie bianche domina la scritta “Ciao Totò”.

“Caro Totò, l’Italia tutta, e il mondo, ti ricorda per la tua partecipazione da protagonista inaspettato a Italia ’90. Noi “Bastardi”, e tutti i messinesi, – è il tributo scritto di Bellopede – vogliamo ricordarti quando appena 17enne arrivasti a Messina. Sei diventato subito il “fratellino” di tutti noi, e tutti noi abbiamo da subito sentito la necessità di proteggerti. Introverso, umile e anche un po’ impaurito, ma determinato, testardo, con tanta “fame” e la consapevolezza di dover cogliere quell’occasione per poter fare quello che, come dicevi tu: “Era l’unica cosa che sapevi fare!”.

Sei diventato da subito uno di noi, uno dei “bastardi” di Scoglio, e credimi, Totò, non era facile entrare a far parte di quella squadra, molti non ci sono riusciti. Ma tu con il tuo sorriso, la tua umiltà, la tua disponibilità e la tua voglia ne sei entrato a far parte a tutti gli effetti. Sei entrato nel cuore di quella squadra e di tutti i messinesi. Ognuno di noi, a suo modo, ti ha accolto, protetto e, permettimi di dire, orgogliosamente, ha contribuito alla tua crescita calcistica e personale. Forse, senza dircelo, ognuno di noi aveva capito da subito la bella persona che eri e il campione che saresti diventato, andavi quindi tutelato perchè tu non sprecassi, per inesperienza, il tuo talento. Proprio per questo con te sono stato a volte anche un po’ severo e duro, come quella volta che a San Benedetto dovetti tirarti uno schiaffo per calmarti mentre ti “scagliavi” contro un arbitro che ti aveva appena ammonito. Tu eri il mio, il nostro, fratellino ed io da fratello maggiore volevo difenderti perchè sapevo quanto era importante per te la tua carriera.

Eri il nostro fratellino, ma spesso eri tu quello che salvava la squadra dalle situazioni difficili in campo. Se oggi mi chiedessero cosa manca alla Nazionale o alle grandi squadre italiane, avrei la risposta pronta: mancano giocatori come te, con la tua imprevedibilità, con la tua furbizia calcistica, con la tua voglia di giocare a calcio e con la tua passionalità, ma soprattutto mancano giocatori che come te, fuori dal campo eri una persona comune, una persona perbene, disponibile, con il sole dentro, una persona che appena ne ha avuto la possibilità ha pensato a chi aveva più bisogno senza mai dimenticare da dove eri partito.

Mai avrei pensato di doverti scrivere un messaggio in queste circostanze, ma il Signore ti ha voluto con se, e da fratello maggiore ti affido al nostro amato Professor Scoglio, al nostro amorevole Dott Ricciardi e al nostro premuroso Ciccio Currò che sono sicuro ti hanno già accolto come tanti anni fa. Un giorno quella squadra si ricomporrà e torneremo ad abbracciarci. Fai buon viaggio Totò, riposa in pace e ricorda che si resta “BASTARDI” per sempre! Il tuo Capitano, tutti i bastardi e tutto il popolo messinese”. Firmato Antonio Bellopede

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