Partiamo dalla fine, dai titoli di coda. Dalle immagini della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi allo Stade de France. A impugnare la bandiera dell’Italia c’era la schermitrice catanese Rossella Fiamingo (foto Ministero Difesa) insieme al suo compagno Gregorio Paltrinieri. Sono stati loro, per l’occasione, i portabandiera ufficiali della spedizione azzurra. Altro punto di orgoglio per la Sicilia e per gli atleti siciliani che nell’insieme non hanno affatto sfigurato ai Giochi olimpici appena conclusi.
L’immagine più bella dell’ultima giornata di gare è stata senza dubbio quella delle ragazze dell’Italvolley che, per la prima volta nella storia dello sport italiano, hanno conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Leader indiscussa del team delle azzurre si è confermata la siciliana Miriam Fatime Sylla, che con il suo carisma e le sue schiacciate ha trascinato l’Italia alla storica vittoria in finale contro gli Usa. E’ diventato virale il video sul web che la ritrae commovente, ancora sulla pedana per la premiazione, mentre si scambia la medaglia d’oro con il capitano Anna Danesi. Genitori di origini ivoriane, Miriam Sylla è nata a Palermo dove ha vissuto la sua infanzia, tra amici e affetti, come ricordava lei stessa in un’intervista al Corriere della Sera di un anno fa. Ex capitano della nazionale, oggi gioca con la maglia del Monza volley.
Come abbiamo già raccontato, gli altri volti vincenti della Sicilia alle Olimpiadi sono ancora di due donne: la stessa Fiamingo e l’altra schermitrice catanese Alberta Santuccio. Insieme alle altre azzurre hanno conquistato la medaglia d’oro nella disciplina della spada donne a squadre.
Un altro protagonista assoluto, purtroppo sfortunato, è stato il pallanuotista catanese Francesco Condemi. Suo malgrado è stato al centro di una delle più clamorose proteste italiane nella storia dei Giochi olimpici. Ai quarti di finale contro l’Ungheria Condemi è stato incredibilmente espulso per gioco violento, dopo aver segnato il momentaneo 3-3 (poi annullato) con un gran tiro, perché l’arbitro ha ravvisato al Var un suo colpo ai danni del capitano ungherese Jansik. Una partita persa poi dall’Italia e caratterizzata da una coda di polemiche che si è trascinata per giorni, tra ricorsi e ammissione di errori. Fino alla protesta simbolica degli azzurri i quali, in occasione della successiva gara valevole per il quinto posto, hanno voltato le spalle ai giudici (o hanno rivolto lo sguardo al pubblico) nel corso degli inni nazionali.
A rappresentare con orgoglio la provincia di Messina a Parigi c’era il maestro di judo Corrado Bongiorno, nello staff tecnico della squadra azzurra. L’unica medaglia d’oro nella disciplina è stata conquistata dalla bresciana Alice Bellandi nei -78kg femminili. Mentre la ragusana Savita Russo è stata eliminata al primo turno nella categoria 63 kg.