Roccalumera – L’Istituto comprensivo “Rosario Livatino” non si tocca; così si sono espresse alcune mamme, impegnate a raccogliere le firme affinchè non venga accorpato a quello di Alì Terme. Perché la nuova legge prevede che gli Istituti comprensivi con meno di 900 alunni dovranno essere accorpati, e siccome Roccalumera è fermo a 650 (compresi gli alunni di Furci Siculo, Pagliara e Mandanici) serpeggia la seria preoccupazione che possa essere accorpato. La possibilità che l’Istituto “Rosario Livatino” resti testa di serie, è legata al passaggio delle scuole di Cantidati, Bucalo e Sparagonà, della depennata direzione didattica di S.Teresa di Riva, alle dipendenze di Roccalumera. In questo senso si sta lavorando; perché assommando alle 652 unità, i trecento alunni di S.Teresa, si supererebbe quota novecento, come previsto dal nuovo decreto. E ci sono preoccupazione, tensione ed anche paura nei tanti genitori, che stanno seguendo questa triste storia. “Ancora non si sa niente – ha spiegato l’assessore alla pubblica istruzione Natia Basile – sicuramente la prossima settimana ci sarà un incontro tra il provveditore ed i sindaci delle due province. I sindaci della riviera jonica hanno delegato Danilo Lo Giudice a rappresentarli”. E poi la Basile, sempre attiva e professionale nei problemi che riguardano la scuola, ha concluso: “Le notizie non sono ancora certe e comunque la raccolta delle firme va avanti”. Al momento il coro di proteste delle mamme e degli alunni è solo uno: L’Istituto comprensivo di Roccalumera non si tocca.