Comincia a prendere corpo l’iter procedurale inerente il progetto per il “Contratto di Fiume e di Costa” portato avanti dall’”Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani”. Lo scorso venerdì, gli amministratori jonici delle municipalità che fanno parte dell’”Unione” si sono incontrati nella sede dell’Ente, ubicata a Rocchenere, per ascoltare la relazione sul “Dossier” di caratterizzazione ambientale, territoriale e sociale del “Contratto di Fiume e di Costa” esposta dai componenti del Comitato tecnico-scientifico formato dall’architetto Sebastiano Muglia e dagli esperti dei vari settori Salvatore Di Mauro, Rosario Milazzo, Marco Giacoponello e Vito Trecarichi.
In pratica, i tecnici hanno fatto un’analisi conoscitiva preliminare del territorio dei 13 Comuni oggetto del “Contratto di Fiume e di Costa” mettendo in evidenza le criticità scaturite dalle analisi dei dati che saranno elementi caratterizzanti per la definizione e/o valorizzazione di obiettivi operativi coerenti utili all’elaborazione per la successiva fase riguardo la redazione del Documento Strategico.
Dopo alcuni anni, quindi, riparte il “Contratto di Fiume e di Costa” grazie all’impegno del sindaco di Casalvecchio Siculo Marco Saetti, quale Comune capofila, e del presidente dell’“Unione dei Comuni”, nonché primo cittadino di Roccafiorita, Concetto Orlando. Il progetto si estende non solo tra gli undici Comuni dell’ “Unione”(Antillo, Casalvecchio, Limina, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Roccafiorita, Pagliara, Mandanici, Roccalumera, S.Alessio e Savoca), ma comprende anche le municipalità di Santa Teresa di Riva e Nizza di Sicilia, nonché i Comuni della valle del Nisi.
Il “Contratto di Fiume e di Costa” che si snoda tra il Mar Jonio e le Valli d’Agrò, Savoca, Dinarini e Nisi valuta le caratteristiche del territorio, fa un’analisi conoscitiva, economica , sociale e di sviluppo locale con l’intento di poter attingere con una certa celerità, a tutti gli strumenti finanziari dell’Unione Europea del Ciclo Programmatico 2021 – 2027.