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“Continuiamo a vivere nelle incertezze di allerta meteo” dimenticando Scaletta (2009) e Alì Terme (2007). Riflessione di Nino Muscarello

Sull’alluvione che si è abbattuta sul Catanese, con danni incalcolabili, feriti e disagi a non finire, è intervenuto Antonino Muscarello, presidente del consiglio di Alì Terme, con una attenta e minuziosa disamina, sugli eventi accaduti, che dovrebbe far riflette gli uomini del Governo nazionale e regionale. Eccola, senza nulla togliere né aggiungere: “Nonostante le tragedie vissute negli anni scorsi, presagio di quello che oggi è sotto gli occhi di tutti noi, continuiamo a vivere di allerte meteo e disagi continui senza fine, che spesso si trasformano in disastri come sta avvenendo nel catanese in queste ore, e come avvenuto, tanto per non andare in luoghi lontani, ad Alì Terme nel 2007 e a Scaletta/Giampilieri nel 2009! Tutto questo non è frutto come vogliono farci credere del “c.d. cambiamento climatico” o almeno non solo. La verità vera, che nessuno può smentire è che da oltre 25 anni in questa terra martoriata non si fanno lavori pubblici seri e investimenti concreti per mettere in sicurezza il territorio e mitigare al meglio il dissesto idrogeologico! La Provincia di Messina come quella di Catania sono zone ad alto rischio idrogeologico, ma ben poco si è fatto finora, al netto di proclami e promesse politiche nei giorni successivi alle tragedie citate. Noi amministratori locali, continuiamo a provare a gestire le nostre comunità con le briciole degli stanziamenti regionali e nazionali, mentre i nostri concittadini continuano a vivere nell’incertezza di allerte meteo continue, spesso errate, che desertificano città e comuni, compromettono le attività didattiche e la già sofferente economia locale. Tutto questo è inaccettabile, insopportabile. Siamo diventati incapaci di reagire, perfino di protestare, di richiedere sicurezza e risposte concrete, tanto sappiamo già che le risposte che riceveremo saranno sempre le stesse! Siamo ormai rassegnati a vivere sempre nell’emergenza e nel pericolo. Circondati da autostrade e strade da terzo mondo, torrenti abbandonati, infrastrutture e servizi inadeguati! Un plauso va oggi a tutti i volontari della Protezione civile che operano a titolo gratuito e alle forze dell’ordine. Detto ciò, o ci diamo una mossa o presto o tardi assisteremo ad altre tragedie annunciate”. (nella foto l’alluvione di Scaletta Zanclea)

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