S.Teresa di Riva – La stangata è arrivata, ma non tutti potranno pagare la tassa sui rifiuti. Soprattutto i commercianti, i titolari di piccoli negozi, i proprietari di bar, pasticcerie e similari. Prezzi aumentati del cento, del duecento per cento. Al proprietario di un negozio nel centro del paese è arrivata una stangata di 714 euro, prima ne pagava 188,92. Che fare? Si deve pagare, magari rateizzando la somma. Ma non mancano le proteste, le contestazioni, le lamentele. In molti hanno chiesto spiegazioni, ma la pratica resta. Eppure alcuni cittadini si appellano alle promesse fatte dall’amministrazione comunale e non mantenute. Fa rilevare Giuseppe che tutto è stato orchestrato, nella raccolta porta a porta “per estorcere soldi, a prescindere; senza alcuna misura che valuti l’effettiva produzione dei rifiuti”: In verità è stato sempre detto alle famiglie che una corretta differenziata avrebbe prodotto una riduzione sulla tassa rifiuti. “Paradossalmente, continua Giuseppe, pagano di più le persone che producono rifiuti riciclabili (tipo carta, plastica, ecc.); e ci avevano riempito la testa con il guadagno sul riciclo”. Tutto all’incontrario. E le somme che S.Teresa di Riva ha ricevuto, quale Comune virtuoso nella raccolta differenziata, a chi vanno, come vengono spartite?
Contestata la Tari a S.Teresa di Riva: con una corretta differenziata le famiglie non dovrebbero pagare di meno?
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