Roccalumera – La videosorveglianza in tutto in paese è diventata una telenovela infinita, con belle parole ma niente di concreto. Il territorio doveva essere blindato dall’entrata all’uscita con telecamere a circuito chiuso, sparse nei punti nevralgici di tutta Roccalumera. Si è parlato di dieci, venti cinquanta obiettivi puntati su piazze e strade ed invece fino a questo momento sono soltanto due le telecamere in funzione. Entrambe sono state dislocate nell’adiacenza dell’isola ecologica, in contrada Piana, per smascherare gli incivili che di notte buttano sacchetti stracolmi di rifiuti davanti il cancello, per poi sparire a bordo di veloci auto. Le dieci telecamere previste nel contratto Project Financing sono state installate dalla ditta Eps di Brescia ma stranamene non sono entrate ancora in funzione. Il consiglio comunale deve approvare prima il regolamento e poi saranno attivate. Delle cinquanta videocamere previste e programmate dall’amministrazione comunale ancora non se ne parla perché il progetto di 150 mila euro (cofinanziato dal Comune) presentato da tempo al Ministero dell’Interno non è stato ancora esitato. Al momento due sole telecamere sono funzionanti, per altro dislocate in una zona lontana dal centro abitato, quasi in prossimità della zona artigianale. Si spera che al più presto diventino operative le dieci installate nei punti nevralgici del paese dalla ditta Eps titolare del Project Financing, e cioè sul lungomare, all’entrate e all’uscita del paese, nelle piazze e sulla centrale via Umberto I. Bisogna solo approvare il relativo regolamento in consiglio. Ma il tempo scorre.