C’è tanta sostanza nella gara disputata ieri sera al pala “Letterio Barca”. Il Volley Letojanni sovrasta in tre set la temibile formazione della Saber Palermo e si regala il secondo successo stagionale. La formazione del tecnico Rigano è come un diesel: un avvio leggermente con l freno a mano e poi si dimostra micidiale soprattutto con Chillemi, l’uomo più in forma della giornata. I giallorossi scendono sul parquet con Balsamo in regia e Chillemi opposto, Cortina e Torre martelli ricettori, Speziale e Battiato centrali e Chiesa libero. Mister Ferro preferisce Galia al palleggio con Gruessner opposto, Gianluigi Simanella e Blanco centrali, Atria e Lombardo gli schiacciatori e Sutera libero. Atria e Gruessner provano a staccare i locali sin da subito (1-3), ma Torre dalla seconda linea e Battiato dal centro riequilibrano 5-5. Le due formazioni camminano a braccetto fino al 15 pari poi è Chillemi a siglare il doppio vantaggio (17-15). Il tecnico palermitano richiede il primo discrezionale. Al rientro solo una timida reazione e con l’invasione (25-20) di Gruessner si arriva al secondo set che vede subito i letojannesi in fuga con Speziale a respingere a muro un attacco di Lombardo e a piazzare successivamente un ace (10-6). La reazione ospite non c’è e i giallorossi traghettano fino al terzo set con il colpo vincente di secondo tocco del palleggiatore Balsamo. Anche nell’ultimo parziale l’opposizione di Palermo è troppo morbida e si scioglie velocemente dopo l’11 pari con Torre dalla seconda linea e la stoccata di Chillemi (22-16) apre la strada al Letojanni che chiudono sull’errore di Lombardo in attacco.
VOLLEY LETOJANNI: Cortina 7, Torre 9, Battiato 6, Balsamo 3, Chillemi 13, Chiesa (L), Speziale 9, Saitta 1, Salomone 0, Vintaloro 0. Ne: Sciuto, Amagliani. All: Gianpietro Rigano
SABER PALERMO: Sutera (L), Blanco 5, Ferro 1 , Gruessner 7, Simanella A. 4, Lombardo 8, Galia 1, Simanella G. 4, Atria 9. Ne: Giordano, Donato, Brucia, Opoku, Simanella G, Atria. All: Nicola Ferro
PARZIALI SET: 25-20; 25-20; 25-19
ARBITRI: Susanna Savà di Ragusa e Vera D’avola di Comiso