L’Istat ha pubblicato i dati del censimento Sicilia 2021. In provincia di Messina anche il più alto tasso di mortalità e tra i più bassi di disoccupazione
Messina è la provincia più anziana della Sicilia (46,6 anni di età media) e quella con il tasso di mortalità più alto (13,5 per mille registrato nella provincia). E’ anche la provincia più istruita, con più diplomati e laureati, in particolare le donne, e quella che presenta tra i più bassi tassi di disoccupazione a livello regionale (ma sempre ben oltre la media nazionale).
Questa è una prima fotografia scattata dall’Istat che ha reso noti i dati del censimento della popolazione siciliana relativo al 2021.
In provincia di Messina 603.229 residenti, di cui il 4,4% stranieri
Nel messinese ci sono 603.229 residenti (si conferma la terza provincia siciliana), sostanzialmente in linea rispetto al 2020 (-751 individui) e in calo del -7,2% rispetto al 2011. Gli stranieri residenti sono 26.361, ovvero il 4,4% sul totale e in aumento dell’1,4% rispetto all’anno precedente.
La stazionarietà rispetto al 2020 – dice Istat – è frutto della somma di una componente negativa, costituita dal saldo naturale e da quello migratorio interno, cui si contrappone una componente positiva, rappresentata dal saldo migratorio con l’estero e dalla correzione censuaria.
Il tasso di natalità è leggermente aumentato, pari al 6,9% nel 2021 (+0,1% rispetto all’anno precedente). Il tasso migratorio interno è diminuito (-1,8) mentre il tasso migratorio estero è aumentato, passando dallo 0,7% del 2020 al 3,2% del 2021, la percentuale più alta di tutta la Sicilia.
Messina vanta in Sicilia il più alto tasso di istruzione, in particolare le donne
Messina è la provincia con il tasso più basso di analfabeti (0,6%) e quello più alto per quanto riguarda l’istruzione in generale: il 15,4% possiede un titolo accademico (laurea, dottorati di ricerca) mentre il 35,5% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale. In questo quadro, come dicevamo, si inserisce il dato che rende l’area di Messina quella con il valore più elevato dei titoli accademici per le donne (il 17,1%). Un’incidenza – rileva Istat – che dipende anche dalla presenza di atenei e università.
Fra le province, i valori più alti del tasso di occupazione si osservano a Ragusa (39,2%) e Messina (37,5%), mentre nel messinese si registra uno dei tassi di disoccupazione più bassi a livello regionale, il 13,5%.
La maggior parte della popolazione straniera arriva dall’Europa
Per quanto riguarda la popolazione straniera, in generale in Sicilia la maggior parte dei cittadini stranieri proviene dall’Europa (39,7%), il 35,3% dall’Africa, il 22,0% dall’Asia e il 3% dall’America. I cittadini stranieri provengono da 164 Paesi del mondo, particolarmente da Romania (24,9%), Tunisia (11,8%) e Marocco (8,5%); tunisini e singalesi presentano una particolare concentrazione rispetto al livello nazionale.
Una quota più significativa di stranieri, 43 su 100, è in possesso della licenza media, con uno scarto di quasi 11 punti percentuali rispetto agli italiani, mentre l’11,5% degli stranieri non possiede alcun titolo di studio, contro il 5% degli italiani: in queste due componenti per titolo di studio le percentuali degli stranieri prevalgono su quelle degli italiani.
Si contano invece 24 stranieri su 100 residenti con diploma secondario di secondo grado (italiani: 32,5%) e 7 su 100 residenti con titolo universitario (italiani: 13,5%).
(Marta Galano)