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Ccpm di Taormina, bufera dopo le parole di Ciancitto. La politica e i sindacati messinesi chiamano in causa Schifani

Le dichiarazioni del deputato catanese di FdI sul futuro del Ccpm di Taormina hanno scatenato forti reazioni politiche e sindacali del Messinese, si rischia lo scontro tra campanili

Si infiamma il dibattito sul futuro della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina dopo le dichiarazioni del deputato nazionale di Fratelli d’Italia il catanese Francesco Ciancitto, secondo cui il Governo avrebbe già deciso il trasferimento della struttura al Policlinico di Catania G.Rodolico o all’ospedale Papardo di Messina. Le parole del deputato catanese hanno scatenato reazioni politiche e sindacali, con la richiesta di chiarimenti da parte delle istituzioni regionali. Ad oggi il Ccpm, ospitato presso l’ospedale San Vincenzo di Taormina, continuerà le sue attività fino al 31 luglio 2025, grazie all’ultima proroga ministeriale.

Sud Chiama Nord: “Non accettiamo decisioni calate dall’alto”

Il gruppo parlamentare di Sud Chiama Nord ha chiesto un’audizione urgente dell’assessore regionale alla Salute per fare chiarezza sulla vicenda. “Non possiamo accettare passivamente decisioni calate dall’alto su un presidio di eccellenza come il Ccpm di Taormina, senza alcun coinvolgimento del territorio e delle istituzioni locali” affermano i deputati del gruppo, sottolineando come il centro rappresenti un punto di riferimento nazionale per le cure dei bambini cardiopatici.

Sud Chiama Nord chiede inoltre al governatore siciliano Renato Schifani di intervenire con la stessa autorevolezza dimostrata in altri settori, come la gestione dei rifiuti e il risanamento urbano. “Questo è il momento di difendere un’eccellenza sanitaria e garantire ai bambini siciliani il diritto alla miglior cura possibile” si legge nella nota del gruppo.

De Luca (M5S): “Ipotesi inopportuna e senza fondamento”

Duro anche il commento di Antonio De Luca, capogruppo del M5S all’Ars e membro della commissione Sanità. “Le dichiarazioni dell’on. Ciancitto mi lasciano perplesso. L’ipotesi di trasferimento, oltre a essere inopportuna, non ha alcun fondamento logico e giuridico, visto che il Ministero della Salute non ha competenza per stabilire dove la Sicilia debba collocare le proprie unità operative” ha dichiarato il deputato messinese.

De Luca ha annunciato di aver scritto una lettera urgente al presidente della Regione, all’assessore alla Salute Daniela Faraoni e al presidente della Commissione Sanità Giuseppe Laccoto per chiedere immediati chiarimenti. “Vogliamo sapere se la Cardiochirurgia pediatrica del Bambin Gesù resterà a Taormina. Schifani deve confermare o smentire quanto detto da Ciancitto” ha aggiunto il deputato, annunciando anche la richiesta di audizione dell’assessore Faraoni in commissione Sanità.

Ugl Salute Messina: “Si eviti una fuga in avanti”

Anche il sindacato Ugl Salute Messina interviene nel dibattito attraverso le dichiarazioni del segretario provinciale Fabrizio Denaro e del segretario Utl-Ugl Tonino Sciotto. “Se le notizie di stampa fossero confermate, il futuro del Ccpm sarebbe finalmente garantito, allontanando il rischio di chiusura. Ma l’ipotesi di trasferimento al Policlinico di Catania coglie tutti di sorpresa” affermano i sindacalisti.

Secondo l’Ugl non emergono motivazioni di natura sanitaria o di sicurezza che possano giustificare un eventuale trasferimento del centro, soprattutto in un momento in cui la Regione sta lavorando alla nuova rete ospedaliera. “Qualsiasi piano di trasferimento deve prevedere un confronto con il territorio e le parti sociali. Negli ultimi anni la sanità messinese ha subito un lento declino e il Ccpm rappresenta una delle ultime eccellenze rimaste. Bisogna evitare rischiose fughe in avanti” conclude la nota del sindacato, che chiede alle istituzioni messinesi di mobilitarsi per mantenere il centro a Taormina.

Quando il Comitato genitori del Ccpm scriveva: “Papardo di Messina inadeguato per mancanza di un contesto pediatrico”

La vicenda resta aperta e il futuro della struttura rimane incerto. Tuttavia, lo scorso novembre il Comitato genitori del Ccpm, in una lettera indirizzata al presidente Schifani, ricordavano che “nella lettera di proroga del Ministero, per la stabilizzazione del centro, si individuava come unica scelta alternativa a Taormina quella di Catania, all’interno del Polo cardiologico del Policlinico. Scelta assolutamente condivisa dall’Ospedale Bambino Gesù, che ha già manifestato chiaramente che la collocazione del Ccpm in un contesto pediatrico sia condizione necessaria e non derogabile per un possibile spostamento”.

Il Comitato allora respingeva l’ipotesi di trasferimento del reparto all’ospedale Papardo di Messina, ritenuto inadeguato per mancanza di un contesto pediatrico strutturato. “Il Papardo non risponde ai requisiti richiesti. La vita di tanti bambini è in gioco, e questa è la priorità su tutto!” dichiaravano i genitori, denunciando il rischio di decisioni basate su logiche politiche piuttosto che sanitarie.

 

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