Mercoledi 30 ottobre si svolgerà un incontro (ore 18,30) presso l’aula consiliare del comune di Nizza di Sicilia, aperto alla cittadinanza, per discutere, insieme alle autorità competenti, il caso “arsenico” materiale estratto, sembra in quantità oltre i limiti, durante gli scavi dei lavori del raddoppio ferroviario nel cantiere di Nizza. “La richiesta del suddetto incontro – si legge in una nota del Comitato – nasce dalla necessità, impellente e secondo noi prioritaria, di avere delle risposte e delle spiegazioni, veritiere, sui rischi che la presenza dell’arsenico può provocare all’ambiente ed alla salute, considerando che la stessa è stata riscontrata già da tempo, anche se giunta a nostra conoscenza solo di recente”. La paura per le conseguenze derivate da troppo arsenico ha spinto le forze politiche si scendere in campo, primi fra tutti i sindaci Tommaso Micalizzi (Alì Terme), Natale Briguglio (Nizza di Sicilia) e Giuseppe Lombardo (Roccalumera) oltre amministratori comunali, parlamentari, sindacati. Sono stati invitati anche Arpa, Asp Messina e Rfi per un monitoraggio continuo dell’arsenico nella terra. Ma per Antonino Pulejo, presidente del Consorzio Messina-Catania lotto nord, non sarebbe rischioso ed ha assicurato che si stanno “mettendo in campo tutte le attività previste per garantire la massima tutela di lavoratori e popolazione nei territori interessati dagli scavi della galleria”. Cioè, secondo Pulejo, sarebbe un rifiuto “non pericoloso”. Ma i sindaci non ci stanno, la popolazione è in fermento, le associazioni sul piede di guerra: vogliono chiarezza, a tutela della salute dei cittadini del comprensorio. Mercoledi a Nizza si chiarirà il “caso arsenico”.