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giovedì, Novembre 21, 2024
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Casalvecchio Siculo, la penuria d’acqua tiene in apprensione i cittadini delle frazioni a monte

Dopo la pandemia e il forte caldo, adesso è anche la siccità a tenere in apprensione cittadini, agricoltori e pastori, soprattutto quelli dei centri collinari dell’entroterra jonico, a causa della penuria d’acqua. Tante sorgive sono all’asciutto ormai da diverso tempo con gli acquedotti comunali in sofferenza per poter fare fronte alla richiesta d’acqua da parte delle varie comunità.

La mancanza di adeguate piogge invernali e il forte calore estivo hanno generato un deficit idrico con la speranza che possa essere solo temporaneo. Purtroppo, Comuni montani come Roccafiorita, Antillo e Casalvecchio il cui approvvigionamento idrico dipende, soprattutto, da sorgive che stanno pagando a caro prezzo questa caratteristica climatica che porta ad un depauperamento delle fonti idriche.

A Casalvecchio, la frazione San Carlo, oltre a rimanere all’asciutto con l’unica fontana, ubicata all’ingresso della borgata rurale (meta costante anche di cittadini dei paesi vicini), deve fare i conti anche con la penuria d’acqua dello stesso acquedotto comunale.

L’amministrazione, guidata dal sindaco Marco Saetti, lavora ormai da tempo per la realizzazione di un pozzo nel torrente Savoca, intanto deve fare fronte a quest’emergenza che sta creando problemi pure nelle frazioni Rimiti e Misitano con acqua giornaliera contingentata.

Ad Antillo, l’amministrazione del sindaco Davide Paratore, per la prima volta nella storia, deve fare i conti con la crisi idrica e si sta attuando un certo raziocinio con l’auspico che le piogge possano eliminare il problema quanto prima.

A Roccafiorita, il più piccolo Comune della Valle d’Agrò, il primo cittadino Concetto Orlando, fa evidenziare che “l’acqua potabile continua a sgorgare nelle case ancora senza grandi sofferenze, mentre il vero problema, dopo l’incendio che ha devastato il bosco di contrada Girasia, riguarda l’approvvigionamento della pastorizia (costretta a scendere più a valle) e si sta provvedendo alla mancanza d’acqua con l’autobotte della Protezione civile”. Ovviamente, anche l’agricoltura è in sofferenza, perché pure l’acqua per l’irrigazione è ormai ai mini termini. Si aspettano le piogge per tentare di poter ritornare alla normalità.

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