I forti disagi dovuti all’incidente che, ormai quasi venti giorni fa, ha coinvolto l’aeroporto di Catania continuano a prolungarsi anche in questi primi giorni di agosto per residenti, turisti e vacanzieri, nonostante a fatica e con notevole e ingiustificato ritardo si stia provando a tornare alla normalità. A farne le spese anche personaggi famosi, con disavventure che rimbalzano sui media nazionali (e internazionali) e la cui eco aggrava, purtroppo, ancora di più il danno di immagine ed economico per la Sicilia. Proprio ieri il cantante Pupo si doveva recare ad Augusta per un concerto, atterrando con un volo di linea nello scalo etneo, e in una lettera inviata al sito di Dagospia ha raccontato quanto è accaduto: “Stasera farò un concerto ad Augusta, in Sicilia, ma non è stato facile arrivare fin qui. Siamo appena atterrati all’aeroporto di Catania, ma non ci consentono di scendere dall’aereo. Qui c’è il caos. L’assistente di bordo ci avverte che, prima di noi, devono scendere i nostri bagagli in stiva. Le valigie prima dei passeggeri, una cosa mai vista. Queste ultime saranno sistemate sotto l’aeroplano e noi, passeggeri, dovremo riconoscerle e, di conseguenza, ritirarle. È passata più di mezz’ora – prosegue Pupo – e siamo ancora in aereo. Qualcuno comincia ad innervosirsi. La hostess ITA è gentilissima, ma fa fatica a far digerire, in particolare ai tanti turisti stranieri presenti, le conseguenze del disagio (sarebbe meglio dire disastro) che in questo periodo ha colpito lo scalo siciliano di Fontanarossa. Io sto mantenendo la calma e, addirittura, sarei tentato di prendere il microfono di bordo e fare una sorta di anteprima del concerto di stasera, magari cantando ironicamente “Su di noi, nemmeno una nuvola”. Provo ad accennare una nota ma, un signore francese che mi siede accanto e che non sa chi cazzo sono, mi fulmina con uno sguardo minaccioso ed io mi blocco. Meglio così. Avrei potuto rischiare il linciaggio. Benvenuti in Sicilia. Benvenuti in Italia”.