Tre ‘mini svincoli’: il primo tra Nizza e Alì Terme, il secondo tra Sant’Alessio e S.Teresa di Riva e il terzo tra Calatabiano e Taormina. È questa la soluzione che sarebbe stata individuata per ridurre il transito dei mezzi pesanti sulla strada statale 114, sulle bretelle e sul lungomare di buona parte del litorale jonico a seguito dei cantieri che via via aumenteranno per il raddoppio della linea ferroviaria Messina-Catania. Da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ci sarebbe già stato il via libera alla realizzazione di queste rampe di collegamento con l’autostrada A18, a uso esclusivo dei tir che trasporteranno il materiale necessario. Adesso si attendono i vari passaggi degli enti regionali preposti. Senza i ‘mini svincoli’ c’è il serio rischio di sovraccaricare eccessivamente la viabilità locale nei prossimi anni, in particolare nei punti nevralgici tra Alì Terme e Sant’Alessio. Gli interventi della nuova linea sono già partiti e a breve si entrerà nella fase più impegnativa, con il cantiere per la realizzazione della galleria Sciglio (9,3 km). Una preoccupazione molto avvertita dai sindaci e dagli amministratori locali del comprensorio che sono tornati a riunirsi per affrontare tutti i nodi sul tappeto e che in questi mesi hanno trovato ascolto dal prefetto di Messina, Cosima Di Stani, e dal commissario straordinario del Governo, Ing. Filippo Palazzo, anche con riferimento a soluzioni o opere compensative per il territorio.
La tratta Giampilieri-Fiumefreddo si divide in due lotti e prevede la realizzazione di 43 km di un nuovo doppio binario, di cui circa 37 km in sotterranea e in variante rispetto all’attuale linea. L’altra galleria è quella di Taormina (8,2 km), dove sarà realizzata una delle tre stazioni previste, insieme a quella di Lacco (Sant’Alessio) e di Nizza di Sicilia.
Altro problema più imminente che deve trovare ancora risposta è quello del passaggio delle frese meccaniche, delle ‘talpe’ TMB, per cui le strade del comprensorio non sono adeguate al loro transito.