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sabato, Novembre 23, 2024
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Calcio, Jonica Fc – Città di Avola, è giallo: partita sospesa o no? Botta e risposta tra le due società

Non si placano le polemiche, via web e attraverso comunicati ufficiali, sull’epilogo della partita tra la Jonica Fc e il Città di Avola, con la squadra di casa che ha abbandonato il terreno di gioco all’84’ a seguito dei “cori razzisti provenienti dal settore ospiti nei confronti di Jairo Alegria”, come abbiamo già spiegato in un precedente articolo.
Il punteggio fino a quel momento era meritatamente sul 3 a 0 per gli aretusei.
Dopo quanto accaduto e denunciato dalla Jonica, sui social è un misto tra indignazione e provocazioni.
Le rispettive società hanno preso posizione ufficiale, diramando ciascuna un comunicato e dando così le proprie versioni dei fatti.
Che, al netto di quanto accaduto dentro e fuori dal campo, non chiariscono il punto più importante: la partita è stata sospesa oppure no? Secondo la società della Città di Avola l’incontro si sarebbe concluso, e non sospeso, in quanto la Jonica avrebbe formalmente abbandonato il campo. Per la dirigenza giallorossa invece la gara sarebbe stata sospesa poiché l’arbitro, Luigi Canicattì di Agrigento, non avrebbe emesso il triplice fischio finale. Cosa che, effettivamente, non è avvenuta.
Ecco di seguito i due comunicati ufficiali, in ordine cronologico, partendo quindi da quello del Cittá di Avola:
“Alla nostra Società corre l’obbligo di smentire e precisare le inesattezze pubblicate via Social dalla Società FC Jonica. La partita, giocata intensamente e condotta 0-3 dai nostri ragazzi, all’ 85’ non è stata SOSPESA, bensì ABBANDONATA dalla squadra locale, che riceveva ordini dai vertici societari dopo aver sentito ipotetici insulti razzisti. Semmai fosse successo, ci discostiamo nettamente da tale isolato gesto. Ma usare un tema delicato e complesso come il razzismo per mascherare responsabilità e sconfitta, è un atteggiamento anti sportivo e altrettanto intollerabile. Diffidiamo chiunque proverà a ledere l’immagine della nostra società e della nostra città, solo allo scopo di alzare un polverone che nasconda la vera differenza vista in campo”.
Questa la replica della società Jonica Fc di S.Teresa di Riva. “La società, in tutte le sue componenti, stigmatizza e condanna i cori razzisti continuati e percepiti da tutto lo stadio – provenienti in maniera inequivocabile dal settore ospiti – nei confronti del nostro tesserato Jairo Alegria, al quale esprimiamo la nostra solidarietà. Punto.
A margine di quanto letto in giro tra media e web – continua il comunicato della Jonica Fc – ci corre l’obbligo precisare che il Cittá di Avola stava vincendo largamente con merito e che non abbiamo nessuna intenzione di speculare sull’esito sportivo. Non abbiamo mai accusato di razzismo né i dirigenti, né  i tesserati della compagine aretusea (ai quali auguriamo le migliori fortune), né tanto meno i cittadini avolesi verso i quali abbiamo il massimo rispetto la cui ospitalità non può essere intaccata dal gesto infausto di qualche singolo soggetto.
Precisiamo altresì – continua / che nel post di fine gara abbiamo solo riportato i fatti come accaduti in campo. Riteniamo (forse sbagliando, ma è la nostra opinione) che la gara sia stata sospesa perché il direttore di gara non ha emesso il triplice fischio.
Sull’argomento – che nei secoli ha lasciato profondi ferite – non lasceremo spazio ad ulteriori polemiche intervenendo in maniera pacata come fatto dai nostri tesserati a fine gara. Ci permettiamo col massimo rispetto di invitare TUTTI gli addetti ai lavori di abbassare i toni. In questa ottica eviteremo di  partecipare a baruffe social e limiteremo il nostro pensiero a questo spazio.
Da sempre il nostro sodalizio – conclude la nota ufficiale della Jonica Fc – ha fatto della civile convivenza e dalla massima accoglienza la sua ragion d’essere e non intendiamo cambiare linea adesso. In questo senso riteniamo che alcuni imprepori “bellicosi” proferitici a fine partita con riferimento alla gara di ritorno siano dettati soltanto dall’istinto e non appartengano alle corde di una dirigenza come quella dell’Avola formata da persone per bene, nei confronti dei quali ribadiamo auguriamo ogni bene”.
Vedremo adesso cosa deciderà il giudice sportivo.

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