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Bce, giovedì Consiglio, atteso nuovo taglio ai tassi di interesse


Roma, 10 dic. (askanews) – Da domani pomeriggio i banchieri centrali dell’area euro tornano a riunirsi, per l’ultimo consiglio direttivo monetario dell’anno. L’incontro proseguirà giovedì mattina e le decisioni sui tassi di interesse verranno comunicate alle 14 e 15; mezz’ora dopo, la presidente Christine Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.

L’attesa prevalente è per un nuovo taglio dei tassi di riferimento per l’intera area euro da 0,25 punti percentuali (25 punti base). Tuttavia i continui segnali di indebolimento dell’economia, giunti nelle ultime settimane, hanno accresciuto le aspettative di un possibile dibattito tra coloro che vorrebbero una mossa limitata e quelli che preferirebbero un taglio più consistente, pari a 0,50 punti percentuali.

Il fatto che il direttorio si svolgerà mentre ancora non è chiaro quali saranno i primi passi rispetto all’Europa, in particolare sui dazi, della nuova amministrazione Trump degli Stati Uniti – entrerà in carica a gennaio – rappresenta un elemento che potrebbe spingere per un approccio di cautela. Nel direttorio potrebbe infatti essere sostenuta la tesi che limitare il taglio a 25 punti base lascerebbe margini di intervento maggiori nel caso di scenari più negativi.

Per lo stesso motivo, le previsioni economiche aggiornate – che verranno pubblicate contestualmente alla comunicazione sui tassi di interesse – rischiano di essere destinate a un rapido invecchiamento. La dinamica della crescita in Europa potrebbe infatti risentire delle scelte commerciali compiute da Washington.

Il tutto mentre anche in Italia prosegue la dinamica discendente dei tassi di mercato. A ottobre sui nuovi mutui erogati dalle banche alle famiglie sono scesi al 3,7408%, ai minimi da quasi due anni: per trovare valori più bassi bisogna infatti risalire al dicembre del 2022. Questo proprio sulla scia delle riduzioni operate dalla Bce, 3 finora, tutte da 25 punti base con cui il riferimento per l’eurozona, il tasso sui depositi, è sceso al 3,25%. Guardando alle imprese in Italia, i tassi sui nuovi prestiti si sono attenuati al 4,726% a ottobre, dal 4,9017% del mese precedente.

Tuttavia, secondo l’ultima indagine della Banca d’Italia, sempre a ottobre è tornata ad accentuarsi la dinamica di contrazione complessiva del credito: i prestiti al settore privato sono infatti diminuiti dell’1,1% su base annua, a fronte del meno 0,9% registrato a settembre.

I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,2%, in questo caso in attenuazione rispetto al meno 0,4% del mese precedente, mentre quelli alle imprese sono calati del 3,1%, qui in accelerazione rispetto al meno 2,4% di settembre. Un altro fattore che rimarca la debolezza del quadro economico.

Meno di una settimana dopo la Bce, sarà la Riserva Federale americana a fare le sue mosse, con il direttorio monetario (Fomc) del 17 18 dicembre. (fonte immagine: ECB 2024).






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