Dopo 17 ore di intenso dibattito, l’Assemblea Regionale Siciliana ha dato il via libera alla legge finanziaria regionale. Con 39 voti favorevoli, 20 contrari e l’astensione di Sud chiama Nord di Cateno De Luca, la manovra economica è stata approvata insieme a un maxi-emendamento che ha incorporato diverse proposte del Parlamento regionale. Alcuni articoli sono stati stralciati e confluiranno in un disegno di legge collegato, da esaminare nei prossimi mesi.
Sostegno ai Comuni
Tra le misure più significative, l’aumento dei fondi destinati ai Comuni siciliani in dissesto finanziario. Il budget iniziale di 1,2 milioni di euro è stato portato a 10 milioni, offrendo una “boccata d’ossigeno” a numerosi enti locali in difficoltà. “Questa cifra consentirà ai Comuni di iniziare a pianificare il rientro dal dissesto e a guardare al futuro con maggiore serenità,” ha dichiarato il deputato Nuccio Di Paola del M5S.
Nello specifico, la Finanziaria regionale stanzia circa 700 milioni di euro a favore degli enti locali: 350 milioni sul fondo ordinario per i Comuni, 115 milioni sul fondo investimenti per i Comuni, 105 milioni sul fondo per le ex Province e un inedito fondo di 4,5 milioni per incentivare i comuni virtuosi nella riscossione dei tributi propri. E ancora, come dicevamo 10 milioni per i contributi agli enti in crisi economico-finanziaria, 6 milioni di maggiore contributo per le comunità alloggio per i disabili psichici e per il trasporto degli alunni pendolari, 5 milioni per la progettazione a favore dei Comuni.
800 mila euro per promuovere i borghi
Risorse per sostenere e promuovere l’accoglienza turistica nei comuni siciliani che fanno parte dell’associazione nazionale “Borghi più belli d’Italia” sono contenute nella Finanziaria approvata oggi dall’Ars. Si tratta di 800 mila euro a disposizione dei borghi che si sono aggiudicati il riconoscimento di “Borgo più bello d’Italia”, fino ad un massimo di 50 mila euro. Per i comuni che hanno ricevuto il titolo di “Borgo dei Borghi” le risorse sono 320 mila euro, da ripartirsi in quote uguali.
Stabilizzazione personale Asu dei Beni culturali
Un altro punto centrale della legge è la stabilizzazione a 36 ore settimanali del personale ASU (Attività Socialmente Utili) impiegato nei Beni Culturali. Questa misura, accolta con soddisfazione trasversale tra le forze politiche, garantisce continuità lavorativa a questi operatori, fondamentali per l’apertura e la gestione di siti culturali e archeologici regionali.
“Era un atto dovuto verso lavoratori che da anni operano nei nostri siti culturali, permettendone la fruizione,” ha affermato Marco Intravaia, deputato di Forza Italia. Nonostante ciò, alcune forze di opposizione, tra cui il Movimento 5 Stelle, hanno sottolineato che l’assunzione diretta presso la Regione Siciliana sarebbe stata una soluzione più adeguata. “Abbiamo trovato un compromesso accettabile, ma continueremo a lavorare per garantire la piena dignità di questi lavoratori,” ha dichiarato Antonio De Luca, capogruppo del M5S all’ARS.
Gli interventi per il contrasto alla siccità
In tema di siccità, il governo stanzia circa 60 milioni di euro: 10 per la realizzazione di un impianto di dissalazione, 20 milioni per gli investimenti contro la siccità da parte degli operatori agricoli pubblici e privati, 9,5 milioni per opere di manutenzione straordinaria nel settore agricolo e 10 milioni per iniziative e interventi di riutilizzo delle acque reflue.
Le altre misure
Tra le norme approvate ci sono i fondi per la mitigazione della crisi idrica, per i dissalatori e per gli impianti di depurazione e la misura a favore dell’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. A questi si aggiungono i finanziamenti agevolati a fondo perduto previsti per l’innovazione produttiva, l’efficientamento energetico e l’aggregazione delle imprese. C’è anche la norma “salva Ast” e quella che prevede incentivi per contrastare la carenza di medici, soprattutto nei pronto soccorso.