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venerdì, Novembre 22, 2024
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Allarme nei condomini, tentativo di truffa da parte alcuni malviventi

Allarme nei condomini per “il volantino truffa”. Si tratta dell’ennesimo tentativo di alcuni soggetti criminali di raggirare gli italiani, soprattutto gli anziani, per rubare indisturbati all’interno delle loro abitazioni. A svelare il ritorno di questo tentativo di truffa è stata la Polizia di Stato, che sui social ha voluto lanciare l’allarme per questo caso che è stato segnalato più volte negli ultimi giorni. Contattati sul web o telefonicamente, infatti, le forze armate hanno registrato più segnalazioni e hanno deciso di lanciare l’appello, mirando alla chiarezza per un tentativo di truffa che potrebbe davvero essere spiacevole. Gli obiettivi dei malviventi sarebbero, come sempre, gli anziani, che presi dall’agitazione e dalla paura potrebbero seguire alla lettera il testo di un volantino fantomatico che richiede l’immediata evacuazione dei condomini non residenti presso il plesso dov’è stato affisso. La Polizia di Stato ha quindi rassicurato la cittadinanza della falsità del documento, la cui provenienza non è riconducibile ad alcuna autorità istituzionale ma risiede nel probabile tentativo di alcuni malviventi di introdursi indisturbati nelle abitazioni per poter rubare in tutta tranquillità. Il testo, con tanto di intestazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, invita “gli eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni ospitanti, per rientrare nel loro domicilio di residenza” ai sensi “dell’articolo 650 del codice penale”. Nella fattispecie si fa riferimento ad alcuni controlli nei condomini e nelle abitazioni private che fantomatici uomini dell’arma metterebbero in atto con tanto di richiesta di documenti quali quello di riconoscimento e il documento di locazione/contratto di affitto. Ai residenti verrebbe quindi chiesto un documento per comprovare la presenza in quel domicilio se differente dalla residenza: dai documenti per “gravi motivi di necessità, quali malattia, assistenza agli anziani (comprovata da certificazione medica)” ai “motivi inderogabili di lavoro che rientri nella relativa categoria ATECO”. Insomma un vero e proprio avviso minaccioso con tanto di possibili sanzioni: “Ammenda fino a 206 euro, arresto fino a 3 mesi, reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi“.

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