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Alice Guareschi: dalla Project Room del PAC al Cinema Beltrade

Milano, 4 set. (askanews) – In occasione della presentazione della serie fotografica Je m’appelle Olympia a giugno nella Project Room del PAC di Milano, Alice Guareschi ha invitato i visitatori a partecipare all’azione performativa del 10 settembre 2024 al Cinema Beltrade dalle 18 alle 19.30 come naturale proseguimento della ricerca della sottrazione e del fuoricampo portata avanti dall’artista prima con la piece unique al Music Hall Olympia di Parigi e poi continuata con la mostra fotografica al PAC.

“Il teatro che parla in prima persona: Je m’appelle Olympia, mi chiamo Olimpia, la sua presenza in prima persona il senso di questo lavoro. Raccontare la storia latente. C’ una dimensione di fuoricampo che per me molto importante, cio il fatto di non fare vedere, di non dire tutto, di non mettere delle didascalie necessariamente, ma lasciare che la potenzialit dello spazio vuoto in un certo senso racconti o lasci lo spazio per raccontare.

Da questo punto di vista questa dimensione del fuoricampo la riprender in una nuova azione performativa che in realt non sar performata da nessun altro che dagli strumenti stessi e sar un’azione sonora, quindi un’installazione audio. La far al Cinema Beltrade, anche questa un’unica volta, un’altra piece unique, il 10 settembre che un marted alle sei e mezza, durer un’ora e sar a ingresso libero. Ognuno sar libero di abitare e di stare nello spazio quanto desidera. Non uno spettacolo, proprio l’antispettacolo. Non c’ niente da vedere e proprio questo mi piace: tornare di nuovo in un posto che di solito dedicato allo spettacolo e che ci chiede di sederci e di guardare verso lo schermo, verso il palco, e ribaltare nuovamente questa prospettiva come nelle immagini in cui siamo noi invece dal palco a guardare verso la sala vuota ed la sala vuota in un certo senso a essere protagonista di questo ritratto”.

Con inquadratura fissa, simile ma non identica, le 16 immagini presenti nella Project Room restituiscono una sequenza di diversi movimenti di luce all’interno della sala vuota del Teatro Olympia seguendo la precisa partitura originale composta dall’artista. Accompagnano l’esposizione delle fotografie l’invito all’azione dal vivo e la partitura originale, punteggiata sui righi dai tempi e dai movimenti delle luci, che si sostituiscono alle note musicali in una complessa polifonia.

La mostra terminer il 15 settembre 2024.

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