Il Bonus Zes è ufficialmente attivo. Con la firma del decreto attuativo prende il via l’agevolazione destinata alle imprese del Mezzogiorno che assumono lavoratori disoccupati di lungo periodo con un’età superiore ai 35 anni.
L’incentivo prevede un esonero totale dei contributi previdenziali – ad eccezione dei premi Inail – per un massimo di 650 euro mensili, valido per due anni. La misura riguarda esclusivamente le assunzioni a tempo indeterminato, effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, per ruoli non dirigenziali. A beneficiare del bonus sono le aziende private operanti nelle otto regioni che rientrano nella Zona Economica Speciale (Zes): oltre alla Sicilia anche Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sardegna.
Per poter accedere all’incentivo, le imprese devono avere un organico non superiore ai dieci dipendenti e non aver effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti l’assunzione. Il Bonus Zes non è cumulabile con altri esoneri contributivi, ma può essere abbinato alla maxi-riduzione per le nuove assunzioni prevista dalla riforma Irpef, prorogata fino al 2027. Quest’ultima garantisce un incremento del 20% sul costo deducibile e una maggiorazione fino al 30% per specifiche categorie di lavoratori, tra cui persone con disabilità, donne con almeno due figli minorenni, vittime di abusi e giovani che usufruiscono degli incentivi per l’impiego giovanile.
Le richieste per accedere al Bonus Zes devono essere presentate esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma dell’Inps.