Parma, 5 dic. (askanews) – Per cambiare il mondo bisogna cominciare a curare quello che c’ attorno a noi: la nostra casa, le nostre radici, i campi rigenerati dove nascono le piante e gli animali che si nutrono dei prodotti della terra. E’ la filosofia di due giovani imprenditori che con le loro aziende contribuiscono alla diffusione di una nuova cultura di produzione agricola, che sostenga la transizione ecologica necessaria ad affrontare alcune delle minacce pi gravi del nostro tempo: i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversit. E proprio per questo loro impegno sono stati premiati alla prima edizione del The Good Farmer Award promosso dal Gruppo Davines in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
“Mi ha colpito il fatto che abbiamo avuto decine e decine di candidature, under 35 – commenta Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines – e quindi la speranza di avere nuove generazioni che si dedicano all’agricoltura con una modalit pi virtuosa, un’agricoltura ma anche un’industria cosmetica che invece di essere parte del problema pu diventare parte della soluzione per un mondo pi sostenibile, pi rigenerato e pi a prova di qualit di vita di noi umani che facciamo di tutto per sfidare il pianeta nelle sue componenti fondamentali”.
La consegna dei premi avvenuta nel quartier generale di Davines a Parma durante una cerimonia a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Michele Guerra e il presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi. Ai due vincitori 10mila euro ciascuno. A Cascina Bagaggera, nella Brianza Lecchese, queste risorse serviranno per ampliare l’orto ma anche incrementare i progetti di inclusione per ragazzi disabili coinvolti in alcune attivit dell’azienda e creare percorsi dedicati alla formazione dei visitatori. Lo spiega la fondatrice Marta Galimberti: “Da sempre crediamo che l’agricoltura biologica e successivamente l’agricoltura rigenerativa sia la risposta vera a far s che il settore primario possa diventare, tornare ad essere primario e possa avere delle esternalit positive anche nei confronti del clima e dell’ambiente. Non possiamo pi pensare di guardare solo al prodotto finito, ma dobbiamo vedere in modo olistico l’agricoltura e l’ecosistema e curarlo tutto, nel suo insieme”.
Ram, Radici a Moncalieri, una azienda agricola alle porte di Torino. Le risorse del premio serviranno a mettere in connessione ancora meglio le piante, gli animali, i funghi e tutto ci che popola il suolo. Come ricorda uno dei soci, Filippo Laguzzi: “Ci aiuter a lavorare pi facilmente, perch lavorare in agricoltura biologica non cos semplice. Con piccoli attrezzi agricoli manuali che possono usare anche le persone con poca esperienza che lavorano con noi, si possono fare grandi lavori, ottenere ottimi risultati”.
Il Gruppo Davines – che nel 2021 ha fondato il centro di formazione e ricerca Eroc – prevede di portare entro il 2030 ad almeno 80 gli ingredienti provenienti da pratiche di agricoltura biologica biologica rigenerativa.